Plichi e hi-tech
mettono le ali
al D’Annunzio

Il traffico nei cieli di Montichiari è sempre più intenso. La pista dell’aeroporto D’Annunzio è monopolizzata dai due voli della Dhl provenienti da Lipsia, mentre alla sera fanno scalo i cargo di Poste Italiane e di Amazon. Nonostante lo stop al progetto di ampliamento dello scalo destinato a captare le rotte intercontinentali dei «mercantili» dei cieli provenienti dalla Cina e dagli Usa, le performance di crescita del D’Annunzio sono straordinarie. NEL PRIMO SEMESTRE del 2020, nonostante la zavorra del Covid-19, l’aeroporto ha fatto segnare un +32,8% rispetto all’analogo periodo del 2019 con 15.643 tonnellate di merce movimentate dallo scalo. La crescita maggiore, +45,2%, con un monte gestione di 12.974 tonnellate, si è registrata tra i plichi postali e le spedizioni Amazon. Montichiari è in assoluta controtendenza rispetto ai principali aeroporti del Nord Italia. Nei primi sei mesi del 2020 gli scali nazionali hanno movimentato un monte di 388.256 tonnellate di merce, numeri in diminuzione del 27,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A pesare negativamente è stato il settore del cargo (-28,8%) mentre è riuscito a tenere quello della posta (+0,9%). A Malpensa, nei primi sei mesi del 2020, sono state movimentate 224.273 tonnellate di merce (17%), di cui 221.475 tonnellate di cargo (-16%) e 2.797 tonnellate di posta (-57,5%). I dati peggiori sono quelli di Bergamo, con 33.356 tonnellate che corrispondono ad una flessione del -44,2%), e Verona con 224,41 tonnellate di cargo pari al -73,1% rispetto ai primi sei mesi del 2019. La Dhl ha già deciso di voler puntare sullo scalo di Montichiari. Così, a prescindere dal progetto di ampliamento che si è arenato a Roma negli incartamenti della valutazione di impatto ambientale, la compagnia di trasporti tedesca nelle prossime settimane testerà dei voli sperimentali per la merce in uscita dall’Italia. Dopo l’import, dunque, altri due voli effettueranno l’export. In sostanza i voli della Dhl verranno caricati a Montichiari per poi partire verso i principali scali europei. Progetti destinati a far crescere ancora di più i numeri del traffico cargo del «D’Annunzio». •