Povertà, Coldiretti addolcisce il Natale

Per una fascia purtroppo sempre più significativa della popolazione, le restrizioni sanitarie legate al Natale e appena varate dal Governo non hanno una grande importanza. Alle persone che anche senza limitazioni non raggiungerebbero nessuna località turistica, nessuna pista da sci, poco importa della stretta sugli spostamenti. Parliamo di chi ha visto aggravare la sua situazione economica o che l’ha vista precipitare per effetto della pandemia; di cittadini che, probabilmente, apprezzeranno l’idea di garantire un piatto di pasta per la cena natalizia coltivata e realizzata per loro da altri. Le destinatarie sono le famiglie disagiate di Borgo San Giacomo e delle frazioni Acqualunga, Farfengo, Motella e Padernello, e l’idea della donazione è nata all’interno della Coldiretti. Il responsabile di zona Andrea Baselli e il delegato locale Giovanni Martinelli hanno consegnato al comune 250 chili di pasta per loro. IL CA e i donatori sono stati accolti nella piazza del paese dal sindaco Giuseppe Lama, accompagnato dall’assessore alla Cultura e all’Ambiente Silvia Sbruzzi e dal responsabile dei Lavori pubblici Giacomo Brighenti. Accanto a loro il parroco don Fausto Mussinelli, in rappresentanza della Caritas gabianese. Parte della pasta è stata affidata al presidente dei Volontari del trasporto Enrico Sechi, che l’ha portata alla sede della Caritas (di cui è socio). Qui, insieme agli altri volontari, è iniziato lo smistamento per le consegne. Il resto è stato affidato dal Comune ai volontari del Gruppo Amici presieduto da Gianfausto Saleri, i quali nel loro punto di smistamento, ad Acqualunga, confezionano pacchi alimentari da consegnare alla famiglie segnalate dai Servizi sociali. Insieme ai viveri offerti dai supermercati, metteranno anche il dono Coldiretti. «Esprimo un grande ringraziamento alla Coldiretti - ha commentato Lana -, per questo gesto espressione di solidarietà e sostegno al territorio». •