Spaccia per fare le ferie: espulso

di PA.CI.
Lo stupefacente e parte del denaro sequestrato al 23enne
Lo stupefacente e parte del denaro sequestrato al 23enne
Lo stupefacente e parte del denaro sequestrato al 23enne
Lo stupefacente e parte del denaro sequestrato al 23enne

Quando i carabinieri di Bagnolo Mella martedì lo hanno fermato, mentre in auto stava attraversando Flero, ha subito dato qualche segnale di nervosismo e alle domande dei militari rispondeva soltanto a gesti. Un comportamento che ha insospettito ancora di più i carabinieri impegnati in un posto di blocco. L’uomo, un albanese di 23 anni e regolare in Italia, già in passato ha avuto problemi con la legge per questioni legate agli stupefacenti e questo ha portato i carabinieri a controllarlo con più attenzione. Il 23enne ha consegnato ai militari i suoi documenti e anche qui nulla sembrava fuori posto: il passaporto aveva il visto per l'ingresso in Italia valido tre mesi, la patente era in regola e pure la carta di circolazione non era contraffatta. Eppure qualcosa in quell’uomo che si esprimeva soltanto a gesti non convinceva i carabinieri che hanno continuato a fargli domande. A un tratto l’albanese ha aperto la bocca e ha estratto sette dosi di cocaina che lì aveva messo sperando che il controllo potesse risolversi in fretta.«Questa droga è mia - ha ammesso il ragazzo quando i carabinieri gli hanno chiesto spiegazioni - La vendo perché così posso pagarmi il periodo di vacanza qui in Italia». L’uomo è stato a quel punto fermato e perquisito. Dal controllo più approfondito sono saltati fuori 550 euro in contanti. Così è scattato l’arresto. Il provvedimento è stato convalidato nelle scorse ore e il 23enne albanese è stato condannato a 8 mesi. La sua vacanza italiana è così terminata con una condanna. Il giovane, che dovrà anche pagare le spese processuali, è stato infatti accompagnato alla frontiera e rimandato nel paese di origine. •

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