MUSCOLINE

Stele dell’Arma in cocci. Subito risolto il mistero

Il danno è stato provocato dal furgone di un residente che un po' alticcio aveva lasciato il volante alla moglie. Il sindaco assicura: «L'opera verrà rifatta e ricollocata»
La stele dedicata ai carabinieri è stata rasa al suolo dalla manovra in retromarcia di un furgone
La stele dedicata ai carabinieri è stata rasa al suolo dalla manovra in retromarcia di un furgone
La stele dedicata ai carabinieri è stata rasa al suolo dalla manovra in retromarcia di un furgone
La stele dedicata ai carabinieri è stata rasa al suolo dalla manovra in retromarcia di un furgone

Galeotta fu la (goffa) manovra notturna, e non un ignobile assalto vandalico come inizialmente si pensava. A Muscoline è stato subito svelato il mistero della targa sfregiata, il monumento alla Virgo Fidelis dei carabinieri inaugurato il 10 settembre di quattro anni fa. L'opera in marmo è stata trovata distrutto l'altra mattina. Niente raid con movente politico, ma una retromarcia «garibaldina» del conducente di furgone. Quando è stata scoperta la lastra in marmo spezzata in due, alla luce dei recenti blitz vandalici a Sabbio e Manerba, si è temuto appunto a un «insulto» all'Arma. Tanto più che nelle vicinanze sono stati trovati rami spezzati. La circostanza è stata subito stigmatizzata dal Comune e dagli esponenti locali dall'Associazione nazionale carabinieri. I colleghi in servizio a Gavardo sulla scorta di una denuncia contro ignoti hanno avviato le indagini. La notizia è diventata virale sui social, il paese è piccolo e la gente mormora, e il responsabile della manovra errata ha contattato il municipio per spiegare l'accaduto. Si tratta di un residente della zona, o meglio la moglie, che nel fare manovra, al buio, avrebbe centrato in pieno la targa colpendola con il cassone del furgone. I primi accertamenti sembrano confermare la versione: per questo motivo è già stata aperta una pratica per la constatazione amichevole e probabilmente toccherà all'assicurazione rifondere i danni. Ma c'è un risvolto: il furgone era stato intercettato, poco lontano, proprio venerdì sera dagli agenti della Polizia locale intercomunale. Il proprietario, visibilmente sotto effetto di alcolici, non poteva mettersi alla guida e quindi è stata contattata la moglie che ha provveduto a spostare il mezzo. Sarebbe stata proprio lei, in seconda battuta, a colpire involontariamente la targa con una seconda manovra. Passano le ore e al sorgere del sole si scatena l'indignazione per il presunto atto vandalico. Ma poco più tardi il mistero si è risolto da sé. Purtroppo la targa sarà da rifare. «Ci siamo già organizzati - spiega il sindaco Giovanni Benedetti - e nelle prossime ore sposteremo la lapide con una ruspa per portarla dal marmista, che vedrà il da farsi. Difficile se non impossibile ripararla, quindi verrà rifatta e poi riposizionata». Certo ci vorrà qualche giorno, anche per confrontarsi con l'assicurazione (che ovviamente dovrà fare una perizia). Ma c'è un sospiro di sollievo. «Almeno abbiamo sgomberato il campo da quello che sarebbe stato un allarme sociale», conclude il primo cittadino.. A.Gat.

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