Stoccaggio industriale di rifiuti Irregolarità in un sito su cinque

di C.REB.
Anche gli elicotteri sorvegliano dall’alto i siti di stoccaggio rifiuti
Anche gli elicotteri sorvegliano dall’alto i siti di stoccaggio rifiuti
Anche gli elicotteri sorvegliano dall’alto i siti di stoccaggio rifiuti
Anche gli elicotteri sorvegliano dall’alto i siti di stoccaggio rifiuti

Non solo traffico illecito gestito da organizzazioni criminali. Dietro la filiera dei rifiuti si nasconde nel Bresciano una pletora di reati e infrazioni minori che hanno tuttavia un effetto devastante sull’ambiente. LA CAPILLARE AZIONE di contrasto a queste violazioni è destinata a portare un incisivo ristoro ad un territorio già ecologicamente logorato come quello della nostra provincia. In questo contesto lo strumento dei controlli speditivi si sta rivelando un’arma efficace, come è emerso dal tavolo di confronto operativo in prefettura del «Nucleo ambiente», al quale sono stati convocati - oltre ai magistrati che in procura si occupano del settore -, carabinieri forestali, Polizie locale e ispettori della Questura. Il prefetto Attilio Visconti ha fatto il punto sul monitoraggio dei siti potenzialmente irregolari o pericolosi. Una mappatura che da maggio vede dispiegati anche elicotteri e stormi di droni. «Il coordinamento tra forze dell’ordine e istituzioni rappresenta il valore aggiunto della campagna di controlli», ha affermato Visconti illustrando il bilancio dell’attività di ispezione. Centoventinove gli accertamenti condotti in altrettanti impianti con Autorizzazione ambientale integrata. In 25 casi - cioè il 19% - sono state riscontrate e verbalizzate delle irregolarità in relazione a «un eccessivo quantitativo di rifiuti stoccati o al modo di stoccaggio». Il prefetto ha spiegato che è già operativa la piena applicazione del progetto Savager. Si tratta di un modello avanzato di monitoraggio del territorio: «Il satellite acquisisce sulla stessa area due immagini catturate da altrettante angolazioni diverse, a breve distanza di tempo l’una dall’altra. Con un software dedicato, la coppia di scatti viene quindi elaborata per produrre un modello tridimensionale del terreno e, di conseguenza, stimandone quote e volumi, è possibile riscontrare anomalie tra le diverse fotografie». L’obiettivo è verificare se su quella stessa area ci siano stati indebiti incrementi di depositi o altro materiale. I risultati: in 30 Comuni a Brescia sud per 513 chilometri quadrati e 274 siti, 24 nella zona del Sebino per 353 chilometri quadrati e 235 siti. In accordo con la procura proseguiranno i sorvoli sulle aree industriali e agricole, anche con i droni, per verificare la conformità della situazione attuale già fotografata dal progetto Savager. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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