NELLA BASSA

A Remedello suggestioni millenarie: riapre il museo archeologico

di Eleonora Cusano
Affollata festa inaugurale per la chiesa dei Disciplini restaurata e per il ritorno sulla scena della raccolta che ospita
Remedello, la giornata inaugurale per i restauri della chiesa dei Disciplini e il ritorno del Museo archeologico
Remedello, la giornata inaugurale per i restauri della chiesa dei Disciplini e il ritorno del Museo archeologico
Remedello: il restauro della chiesa dei Disciplini

Da qualche ora si è riproposta un’occasione affascinante nella pianura bresciana: la possibilità di viaggiare attraverso millenni di storia, vita e lavoro che hanno plasmato il territorio affacciato sulle sponde del Chiese. Un viaggio tra frequentatori neolitici, antichi agricoltori, artigiani, guerrieri invasori. Il tutto in un prezioso scrigno che già da solo, insieme alle testimonianze che raccoglie, è un autentico tesoro.

Una sfida trasformata in opportunità

Ieri a Remedello è stato riaperto al pubblico lo splendido Museo civico archeologico realizzato nell’altrettanto splendida ex chiesa dei Disciplini. La galleria, chiusa nel 2019, è tornata accessibile dopo un intenso periodo di lavori di restauro degli affreschi, degli arredi e della struttura esterna.

«La chiusura è stata trasformata in opportunità - ha affermato la direttrice Chiara Panelli -; in tanti hanno lavorato in questo minuzioso progetto. La sfida non era banale: da una parte il restauro della sede del museo, un vero gioiello, e dall’altra il percorso archeologico caratterizzato da reperti selezionati per tracciare tutte le vicende della pianura dalla preistoria in poi. Un percorso attraverso settemila anni di storia e che adesso vorremmo far proseguire per l’epoca medievale».

Cinquecentomila euro grazie all'art bonus

Per gli archeologi, lo ricordiamo, la «Cultura di Remedello» è un punto fermo, è un quadro in cui inserire i reperti sparsi su un vasto territorio ma che fanno riferimento agli «stili» di quelli ritrovati qui, in una necropoli dell’età del Rame alla fine dell’800. Da ieri, dicevamo, il viaggio è tornato possibile, e a festeggiare il ritorno insieme all’architetto cremonese Giorgio Palù, al sindaco Simone Ferrari e all’assessora alla Cultura Elisa Galuppini, al cavalier Emilio Cernuzzi che ha sempre custodito il sito, c’era anche Ruggero Ceriali dell’Omr, l’azienda di Remedello che ha partecipato all’investimento necesssario per i restauri: 500mila euro arrivati da Bonus Art grazie alla Sovrintendenza, dalla Regione, dal Comune e appunto dalla Omr.

La chiesa decorata da un imponente ciclo di affreschi

«Questo è un museo piccolo ma dal punto di vista archeologico molto significativo - ha sottolineato Palù -. L’approccio che l’architetto deve avere cogliere l’atmosfera, trasformare sensazioni in immagini. E questo posto mi ha folgorato per la sua bellezza». Diventata una raccolta museale nel 1975 con lo scopo di preservare le testimonianze antiche e antichissime emerse dal territorio, l’ex chiesa dei Disciplini è decorata da un imponente ciclo di affreschi opera del pittore locale Lamberto Orazio De Rossi. Nella galleria spicca la collezione Carlotti di proprietà dell’Istituto Bonsignori: una raccolta che nel tempo è stata molto incrementata dall’attività del gruppo archeologico locale e che oggi offre un lungo elenco di reperti originali; nessuna riproduzione, con l’eccezione di alcuni esemplari recentemente acquistati per scopi didattici.•.

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