Tagliaerba selvaggio Scatta il coprifuoco contro le crisi di nervi

di Valerio Morabito
Stop ai rumori molesti
Stop ai rumori molesti
Stop ai rumori molesti
Stop ai rumori molesti

Esasperati dall’isolamento imposto dal coronavirus e tormentati dai «rochi» muggiti dei rotori di tagliaerba, dal sottile e penetrante ronzio di cesoie elettriche simile al trapano del dentista o dal ruggito logorante dei mini-trattori da giardino. Così per alcune famiglie che abitano nelle zone residenziali ad alto tasso di verde di Remedello il lockdown si è trasformato in un inferno sonoro. Tutta colpa, a sentire il tenore delle lamentele esposte al sindaco, di vicini di casa dal pollice verde «compulsivo» che ad ogni ora del giorno e della notte - fascia protetta della siesta pomeridiana compresa - si prendono cura di prati, cespugli e roseti. Quello del rumore provocato dagli attrezzi per la cura di orti, aiuole e giardini era insomma diventato un problema di convivenza. Al punto che per evitare tensioni sociali, il sindaco è stato costretto a varare un’ordinanza per limitare l’inquinamento acustico. La questione è sorta dal momento in cui moltissime famiglie costrette a restare in casa hanno deciso di dedicarsi al giardinaggio. I presunti disagi creati dal fenomeno «tagliaerba-selvaggio» hanno spinto il primo cittadino Simone Ferrari ad intervenire. È stata così varata un’ordinanza che regolamenta l’utilizzo di mezzi da giardino dal 20 maggio fino al 18 ottobre. Dunque si potranno utilizzare i vari attrezzi nei giorni lavorativi dalle 8 alle 19.30 e in quelli prefestivi dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. La siesta è salva, i timpani dei vicini anche. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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