Tanfo senza tregua Ogni settimana oltre 40 allarmi

La piattaforma digitale delle t-shirt bianche monitora le ondate di puzzar
La piattaforma digitale delle t-shirt bianche monitora le ondate di puzzar
La piattaforma digitale delle t-shirt bianche monitora le ondate di puzzar
La piattaforma digitale delle t-shirt bianche monitora le ondate di puzzar

La mobilitazione coordinata dal comitato «Bitumificio? No grazie!» ha già dato i suoi frutti. Nel giro delle ultime ore è stato sfondato il muro delle 500 segnalazioni per i cattivi odori avvertiti dai cittadini di Montirone. Martedì sera il presidente del comitato, Marco Girelli, in occasione della manifestazione delle «magliette bianche» contro le criticità del territorio, e in difesa dell’ambiente e della salute, aveva esortato i cittadini ad utilizzare la piattaforma digitale disponibile «per protestare contro la puzza che tutti sappiamo da dove arriva, anche se non possiamo dirlo». I cattivi odori da tempo tengono in ostaggio i residenti di Montirone, in particolar modo nelle ore notturne. Anche chi non ha l'aria condizionata è costretto a tenere le finestre sbarrate nonostante l’afa e il caldo. «Grazie alle segnalazioni inoltrate, sono in corso alcune verifiche per certificare ufficialmente la provenienza dei cattivi odori - spiega Girelli -. Se qualcosa si sta muovendo in questi mesi, è grazie ai cittadini non solo di Montirone, ma anche dei paesi limitrofi. Questo è l’unico strumento che abbiamo a disposizione: più segnalazioni arrivano, più le autorità saranno costrette a prendere atto che esiste un problema». L’obiettivo dell’iniziativa è attivare un monitoraggio odorigeno ed una «mappatura» del territorio in modo da fornire ad Arpa uno strumento in più per conoscere le criticità della zona. Partito come un test sperimentale tre mesi fa, l’obiettivo del comitato Bitumificio? No grazie! ha già prodotto, come detto, 500 segnalazioni, con un’accelerazione considerevole negli ultimi giorni. La prima tranche - sui dati trasmessi tra il 18 aprile ed il 3 giugno - era stata inviata all’Arpa ed agli amministratori di Montirone, Borgosatollo e Ghedi. Nella maggior parte dei casi erano stati segnalati odori derivanti da plastica, gomma bruciata e asfalto. Sulle 89 segnalazioni complessive, 70 arrivavano proprio da Montirone. A rendere evidente il disagio tra la popolazione, anche il fatto che oltre la metà dei feedback parlava di odori forti, e quasi un quinto addirittura di «non sopportabili». Un disagio che ha subìto una recrudescenza nelle ultime settimane, come dimostra l’escalation di segnalazioni.•.

Suggerimenti