Truffa delle auto «annunciata»

di V.MOR.
I sigilli all’autosalone  Adromeda
I sigilli all’autosalone Adromeda
I sigilli all’autosalone  Adromeda
I sigilli all’autosalone Adromeda

Sarebbe racchiuso nella conversazione on line, già acquisita dagli inquirenti, il prologo della truffa consumata attraverso l’autosalone Andromeda con sede legale ai Novagli di Montichiari e showroom a Castiglione. Centinaia di persone residenti in tutta Italia hanno visto sfumare caparre e saldi per delle auto «fantasma» mai consegnate per una cifra che supera i 2 milioni di euro. Proprio una delle vittime ha fornito agli investigatori lo scambio di messaggi tra uno dei principali sospettati e il titolare di un sito a tutela dei consumatori. Nel 2019, ovvero prima che la truffa andasse a segno, il sito nonprendermiperilchilometro.it era stato attaccato da Gaetano Curia dell’Andromeda sulla questione di scalare chilometri alle auto usate. Un’abitudine che in realtà il sito online denuncia ormai da anni. Gli esperti di nonprendermiperilchilometro.it avevano posto una domanda ben precisa a Gaetano Curia: «A lei che è un rivenditore di auto usate – è scritto nel commento del sito rivolto al titolare dell’Andromeda – perché continuate ad attaccarci? Solo perché cerchiamo di pulire un mercato gravemente inquinato da venditori di auto disonesti?». Il titolare dell’autosalone aveva replicato che i post sul portale screditavano in modo diffamatorio la loro attività. In realtà il portale aveva messo in guardia i consumatori inserendo l’Andromeda nella black list dei venditori poco affidabili. Nelle prossime settimane si attende la chiusura indagini che al momento vedono indagato solo Gaetano Curia irreperibile da quando è stata scoperta la maxi-truffa. Il nucleo investigativo della Polizia stradale sta tuttavia portando a galla un’organizzazione piramidale, dove è stato riconosciuto da molte vittime il volto di un 43enne di Pordenone che si era presentato ai truffati con il finto nome di Antonio Filipponio. In passato il friulano era stato arrestato nell'operazione «Car lifting» per un mega raggiro di automobili per 7,7 milioni di euro. Ma tra i personaggi del raggiro sarebbe emerso anche un 34enne pugliese legato alla criminalità organizzata del clan Di Cosola di Bari. Nonostante la stretta collaborazione con le autorità tedesche non c’è traccia di Curia: prima del lockdown la sua presenza era stata segnalata in Germania. •

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