Ucciso dalle ustioni lo spasimante violento

di Valerio Morabito
I primi soccorsi al 60enne che si è dato fuoco sulla sua automobile a DesenzanoL’abitazione di Petru Lucaci in fiamme a Carpenedolo
I primi soccorsi al 60enne che si è dato fuoco sulla sua automobile a DesenzanoL’abitazione di Petru Lucaci in fiamme a Carpenedolo
I primi soccorsi al 60enne che si è dato fuoco sulla sua automobile a DesenzanoL’abitazione di Petru Lucaci in fiamme a Carpenedolo
I primi soccorsi al 60enne che si è dato fuoco sulla sua automobile a DesenzanoL’abitazione di Petru Lucaci in fiamme a Carpenedolo

Non ce l’ha fatta a riprendersi dalla gravità delle ustioni il rumeno che il mese scorso a Carpenedolo aveva cercato di uccidere una 27enne ospite in casa sua. Petru Lucaci, 60 anni, dopo quasi quattro settimane di agonia mercoledì si è spento al Centro grandi ustionati dell’ospedale Galliera di Genova in seguito alle gravi ferite. Eppure, in un primo momento, le sue condizioni non sembravano così drammatiche. Con il trascorrere dei giorni però il quadro clinico è precipitato fino a causare la morta del rumeno. Petru Lucaci era piantonato, giorno e notte, dalla polizia penitenziaria di Genova in quanto il pubblico ministero Corinna Carrara aveva emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti del 60enne. IL 20 GENNAIO Petru Lucaci era stato arrestato in via Dolarici a Desenzano. Quando una pattuglia dei carabinieri della stazione di Carpenedolo guidati dal maresciallo Alfonso Gentile si era avvicinata alla sua Bmw, il romeno si era accoltellato prima di appiccare il fuoco a una tanica di benzina che trasportava sul sedile anteriore. Il coraggio di un militare l’aveva sottratto alle fiamme. Si era così conclusa la caccia al responsabile del tentato omicidio avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 gennaio quando Lucaci, credendo di aver ucciso un'ucraina di 27 anni a cui dava ospitalità, aveva dato alle fiamme l'appartamento nel quartiere Fusetto di Carpenedolo. Per fortuna la giovane aveva ripreso i sensi appena in tempo per sfuggire al rogo. L’episodio era accaduto in una palazzina in via 2 Giugno a Carpenedolo dove l’uomo abitava in affitto. La giovane ascoltata nei giorni successivi e che adesso si è ripresa dopo essere stata ricoverata per giorni al Civile di Brescia aveva confermato di essere stata aggredita dopo il rifiuto delle avances sessuali. In contemporanea sotto la lente degli inquirenti era finito anche un altro episodio. Dieci giorni prima, Petru Lucaci aveva minacciato due donne di 40 anni che avevano trascorso una serata con lui. Le amiche in fuga dall'appartamento avevano chiesto soccorso al 112. Ai carabinieri le amiche, visibilmente ubriache, avevano raccontato di essere state accusate da Lucaci del furto di oggetti preziosi dalla sua abitazione. In quell'occasione il 60enne sarebbe stato alterato dalla droga. •

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