Un’officina contro l’usa e getta L’Europa premia la biblioteca

La biblioteca di Concesio entra nel circuito di progetti-progresso dell’European Cultural Foundation
La biblioteca di Concesio entra nel circuito di progetti-progresso dell’European Cultural Foundation
La biblioteca di Concesio entra nel circuito di progetti-progresso dell’European Cultural Foundation
La biblioteca di Concesio entra nel circuito di progetti-progresso dell’European Cultural Foundation

La biblioteca di Concesio entra nel circuito dell’Europe Challenge. Un riconoscimento ottenuto soltanto da 32 strutture italiane. Il progetto promosso dall’European Cultural Foundation, supporta le biblioteche e le loro comunità per progettare, testare e fornire soluzioni alle sfide locali che possano essere esportate come modelli in tutto il vecchio continente. L’obiettivo è trasformare le biblioteche in terminali dove promuovere la cultura ambientale e inclusiva. La civica di Concesio ha ideato e presentato un progetto, che ha ottenuto un finanziamento di 10 mila euro, per aprire un Repair Cafè, uno spazio di autoriparazione dei piccoli elettrodomestici, biciclette, device, ma anche vestiti, grazie all’aiuto di esperti volontari che metteranno in condivisione le loro conoscenze. Uno strumento per «combattere» uno dei principali nemici dell’economia circolare, ovvero la filosofia del consumismo e dell’usa e getta. «Siamo orgogliosi di essere coinvolti in un programma innovativo di respiro europeo, che vede coinvolta la biblioteca in un progetto di cittadinanza attiva e di partecipazione democratica della nostra comunità - osserva Bettina Piccioli, assessore alle Politiche culturali -. La biblioteca può essere uno spazio di pensiero collettivo per ragionare insieme e trovare piccole soluzioni per applicare i principi espressi nell’agenda 2030 per contrastare il climate change». Una giornata tipo al Repair Café, che è in fase di organizzazione ma partirà a breve, prevede un primo momento di accoglienza, per poi indirizzare i visitatori verso gli esperti che possono aiutarli nel risolvere autonomamente il proprio problema. «Il volontario illustra diversi passaggi: come si cerca il guasto, come si smonta il dispositivo, come si sostituiscono o riparano eventuali parti rotte - spiega Marco Ardesi, direttore della biblioteca . Ultimata la sessione giornaliera di riparazioni, gli esperti volontari si incontrano per confrontarsi sulle difficoltà riscontrate e su come poterle colmare». L’aspetto chiave del processo è il rapporto tra proprietario dell’oggetto e riparatore perché proprio attraverso questa connessione si potranno trasmettere le capacità manutentive. «È stato emozionante partecipare al primo incontro in videocall con altre 31 biblioteche e iniziare a lavorare insieme per condividere i nostri progetti - afferma Ardesi -. In uno dei nostri gruppi di lavoro c’era una biblioteca scolastica sull’isola di Chios che attiverà un hub innovativo e una struttura polacca che vuole acquistare libri in lingua per i rifugiati ucraini». L’European Cultural Foundation accompagnerà la civica di Concesio nella fase di rodaggio del Repair Cafè. L’obiettivo è quello di studiare dei modelli da poter condividere con altre biblioteche in Italia e in Europa. Da quando nacque il primo Repair Café in Olanda, il movimento si è diffuso ovunque: il numero di questi laboratori «aggiustatutto» è cresciuto rapidamente fino ad arrivare nel 2018, a più di 1500 in tutto il mondo.•.

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