Un paese al lavoro in vista dei «Fistù»

di M.MA.
A Roccafranca stanno per tornare le arcate delle quinquennali
A Roccafranca stanno per tornare le arcate delle quinquennali
A Roccafranca stanno per tornare le arcate delle quinquennali
A Roccafranca stanno per tornare le arcate delle quinquennali

Il mese del grande spettacolo sarà quello di maggio, ma a Roccafranca mezzo paese è già in attività per accogliere nel modo migliore migliaia di visitatori con arcate monumentali, spettacolari composizioni vegetali in tutte le vie del paese e tantissimi eventi. Sono infatti partiti i preparativi per le feste quinquennali dedicate ai santi patroni Vittorino, Vincenzo e Chiara, per tutti a Roccafranca semplicemente i «Fistù», e l’amministrazione comunale e la parrocchia hanno rinnovato in questi giorni a tutte le famiglie l’invito a darsi da fare per la gigantesca scenografia. Sì, perché quello dei festoni è un piccolo kolossal: i residenti, in casa o in spazi comuni, si ritrovano per mesi a produrre fiori di carta crespa con cui decorare migliaia di alberelli (le «piantìline») ricavati dai rami delle piante dei fossi. Poi ci sono le arcate trionfali, realizzate da muratori e carpentieri: vengono ricoperte da foglie di alloro, pungitopo e altre essenze che per almeno dieci giorni testimonieranno la devozione della comunità ai patroni. IL LAVORO è talmente impegnativo che il Comune ha inviato a tutte le famiglie una lettera di invito firmata dal sindaco Marco Franzelli: «Il nostro intento è di incrementare questa usanza, per questo abbiamo dedicato il lunedì pomeriggio dalle 16 alle 17 a incontri di preparazione dei fiori nella sede del centro alpini in via King. Dopo il laboratorio sarà organizzata una tombola. L’auspicio è che in tutte le case siano allestiti piccoli laboratori che contribuiscono a tramandare la tradizione ai figli». Con i carpentieri e gli artisti locali la polizia locale concorderà invece collocazione e planimetrie delle arcate, che verranno realizzate dalla fine di marzo e resteranno in piedi fin quasi all’estate modificando anche la viabilità. L’importanza di questa edizione è doppia: coinciderà con l’ultimo anno di pastorale per don Sergio Fappani, che ha chiesto una proroga alla diocesi per traghettare la comunità verso la ricorrenza prima della pensione. •

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