Va in fiamme un capannone C’è l’ombra del rogo doloso

di V.MOR.
I Vigili del fuoco entrati in azione nella zona industriale di Castenedolo
I Vigili del fuoco entrati in azione nella zona industriale di Castenedolo
I Vigili del fuoco entrati in azione nella zona industriale di Castenedolo
I Vigili del fuoco entrati in azione nella zona industriale di Castenedolo

Come se non bastassero i problemi causati dalle discariche, la Bassa ieri ha dovuto fare i conti anche con le emissioni causate dal rogo scoppiato in un impianto di trattamento dei rifiuti metallici di Castenedolo. È successo in via Maestri del Lavoro poco dopo le 17, quando nella srl «Stemat» all’interno di un cassone contenente polvere di ghisa si sono sviluppate le fiamme. All’interno dello stabilimento c’era solo un operaio, che è anche l’unico dipendente: quando si è accorto del fumo ha dato l’allarme richiamando sul posto due squadre di vigili del fuoco di Brescia: insieme al titolare dell’azienda hanno estratto il cassone in fiamme con una gru e l’hanno inserito all’interno di un altro cassone contenente sabbia. L’operazione è stata fondamentale per spegnere in tempi brevi le fiamme, che in un primo momento hanno resistito all’intervento dei tecnici. Successivamente i militi hanno controllato il contenitore con una termocamera, e in meno di un’ora la temperatura è scesa da 525° a 405°. Sul posto anche tre tecnici dell’Arpa, alle prese con la verifica delle eventuali emissioni di inquinanti nell’aria: stando a una prima analisi non dovrebbero esserci ricadute ambientali. INGENTI invece i danni al capannone: ora bisognerà ricostruire le cause dell’incendio, e non si esclude neppure l’ipotesi del dolo, dato che non sembra possibile che della polvere metallica possa prendere fuoco da sola.

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