Velodromo, il restyling avvicina il traguardo

La delegazione in visita al velodromo di Montichiari
La delegazione in visita al velodromo di Montichiari
La delegazione in visita al velodromo di Montichiari
La delegazione in visita al velodromo di Montichiari

«Il Velodromo sta a Montichiari come il Colosseo a Roma». È con questa battuta che il presidente del Coni, Giovanni Malagó, ha sottolineato l'importanza dell'impianto sportivo per il ciclismo italiano. In attesa delle elezioni per la presidenza del Comitato olimpico, del 13 maggio, Malagó, dopo esser stato a Lonato per i mondiali di tiro a volo, ha voluto salutare le Nazionali di ciclismo maschile e femminile che, in vista delle Olimpiadi di Tokyo, si stanno allenando nell’impianto della Bassa. «La struttura è complessa - ha detto Malagó -, unica indoor in Italia. In vista della riapertura c'è stato un grande lavoro di squadra con Governo, Regione Lombardia e Comune di Montichiari». Ora si attende il via all'ultima parte dei lavori in vista del dissequestro. «Abbiamo firmato la convenzione con il Comune - ha detto il presidente del Coni -, a breve apriranno i cantieri, che chiuderanno in autunno. Si potevano già avviare le operazioni di restyling, ma in vista delle Olimpiadi di Tokyo si è voluto dare priorità agli allenamenti della Nazionale fino a luglio. Per questo siamo grati a Montichiari». I lavori, comunque, «inizieranno entro giugno - ha specificato il sindaco di Montichiari, Marco Togni - e verranno spesi il milione e 98 mila euro già stanziato da tempo». Dovrà essere ultimata quella che è stata definita la fase-2, relativa alle opere interne. In primo luogo, causa le infiltrazioni degli ultimi anni, sarà necessario mettere a norma gli impianti elettrico e di riscaldamento con le relative caldaie. Prevista anche la posa di una rete di rilevatori di fumo sotto la cupola. Particolarmente oneroso si annuncia il restyling delle pareti sfregiate dall’umidità e la sostituzione di quelle in cartongesso crollate. Poi ci saranno i costi delle pratiche burocratiche, in particolare di quelle per ottenere l’idoneità statica della struttura. Successivamente si procederà al dissequestro, quindi si aprirà la partita della gestione. In realtà ci sono stati i primi contatti, in pole c’è la Federazione ciclistica italiana. Cordiano Dagnoni, neo presidente della Federazione ciclistica italiana, si è augurato che «il velodromo possa ancora una volta risultare fondamentale per far conquistare medaglie olimpiche alla Nazionale».•. V.Mor. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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