Virus e fabbriche di carne Rai tre alza il coperchio

Sabrina  Giannini torna in onda
Sabrina Giannini torna in onda
Sabrina  Giannini torna in onda
Sabrina Giannini torna in onda

«Negli anni ’40 del ’900 c’era una sola zoonosi in circolazione; oggi sono tante e si registrano continui salti di specie mentre la classe dirigente a livello locale e mondiale non fa assolutamente nulla. Si assiste solo alla reiterazione di menzogne, a partire da quella del cibo economico che dovrebbe sfamare tutti, mentre almeno un miliardo di persone non se la passa bene». La giornalista televisiva Sabrina Giannini presenta così il suo speciale che andrà in onda stasera alle 21,45 su Rai tre; un format che sicuramente, come quelli precedenti, farà discutere e di cui raccomandiamo caldamente la visione. Anche perché si parlerà pure del Bresciano. Il tema de «L’innocenza del pipistrello», un titolo che ci riporta alla ovvia e totale responsabilità umana nel disastro sanitario di cui siamo causa e insieme vittime, sarà naturalmente la pandemia; anzi le pandemie, perché sulla scena non si sono solo le continue mutazioni del Covid 19, ma anche altre emergenze virali tutte, ancora una volta, frutto di una irrefrenabile invasione della natura da parte della nostra specie e della compresenza di innumerevoli «bombe virali», come le definisce Giannini, rappresentate da allevamenti intensivi di ogni animale: dai maiali ai visoni. Mentre si registra la proroga del divieto fino a dicembre (in Italia) dell’allevamento di questi ultimi (la Lav festeggia parlando della «salvezza di 35mila animali che non nasceranno e non diventeranno pellicce»), Giannini spiegherà nel suo format che proprio il visone (in Cina se ne allevano milioni) potrebbe essere stato l’animale ponte per il passaggio del Covid all’uomo; eppure proprio dalla Cina - «che ha aperto alla “visita guidata“ dell’Organizzazione mondiale della sanità solo a un anno dallo scoppio del disastro» - non è mai stato segnalato un caso di infezione. Nell’appuntamento odierno su Rai tre si parlerà anche di caccia, al cinghiale e agli anatidi in particolare (nel Bresciano e non solo), ovvero di un’attività che diventa un ulteriore veicolo di diffusione e trasformazione dei virus, e verrà proposto uno scenario da brivido: se si sottoponessero a tampone i maiali d’allevamento, che sono sensibilissimi alle patologie virali, quale risultato emergerebbe? «Zoonosi e pandemie sono sempre più numerose - conclude Sabrina Giannini -. Sono un problema annunciato e il problema non è se, ma solo quando si presenteranno sulla scena». •. P.Bal.

Suggerimenti