L'ESAME

A Brescia maturità per 10 mila. L’ammissione non è più certa

di Magda Biglia
Dal 16 giugno scatterà la prova finale anche in provincia: saranno al lavoro 239 commissioni
A Brescia e provincia i maturandi sono circa 10 milaPer gli studenti bresciani due anni scolastici davvero molto difficili
A Brescia e provincia i maturandi sono circa 10 milaPer gli studenti bresciani due anni scolastici davvero molto difficili
A Brescia e provincia i maturandi sono circa 10 milaPer gli studenti bresciani due anni scolastici davvero molto difficili
A Brescia e provincia i maturandi sono circa 10 milaPer gli studenti bresciani due anni scolastici davvero molto difficili

Non sarà come l’anno scorso. Stavolta si può non ammettere lo studente all’esame di maturità. «Per l’ammissione sono richiesti votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e voto di comportamento non inferiore a sei; è tuttavia prevista la possibilità di ammettere, con provvedimento motivato, nel caso di insufficienza in una sola disciplina. Quanto al requisito della frequenza «per almeno tre quarti del monte ore personalizzato», i collegi docenti possono prevedere deroghe, anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza epidemiologica. Per quest’anno si prescinde invece dal possesso degli altri due requisiti previsti dal Decreto legislativo 62/2017, ossia dalla partecipazione alle prove Invalsi e dallo svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento»: questo specifica la faq del ministero al riguardo. La griglia di valutazione è stata pubblicata con i suoi cinque livelli che aggiungono 40 punti ai 60 dell’ammissione. Non dovrebbe incombere un grave pericolo: anche durante la lontana normalità erano molto bassi i numeri del fermo a ragazzi arrivati in quinta, però si tratta di un’atmosfera diversa. «Quello che manca - secondo Luisa Treccani, segretario generale della Cisl Scuola - è una rilevazione oggettiva sulla validità della Dad. Assodato che è un’alternativa causata dall’emergenza, occorrerebbe avere dei dati concreti che ce ne diano i contorni, in una situazione per altro variegata da istituto a istituto, da zona a zona, e, come succede pure in classe, dalla adesione del docente. Ci auguriamo di poter contare per questo sui risultati delle prove Invalsi che si stanno effettuando». Altra novità targata esami 2021 è il curriculum dello studente che comprende le attività extrascolastiche. Va predisposto e andrà allegato al diploma. Introdotto dalla Buona Scuola nel 2015, è saltato fuori adesso con allerta nelle scuole, con piattaforma di riferimento già accessibile per ragazzi e insegnanti. «Poiché deve essere da noi validato come documento ufficiale - spiega Angela Bozzi, dirigente del liceo Arnaldo-dobbiamo ancora capire quali siano le attività extra da considerare, se quelle organizzate dalla scuola o altre, e con quali criteri andranno considerate». Spiega che la non ammissione è sempre stata cosa rara, «invece differente sarà la decisione, non ancora presa, sul passaggio fra le classi intermedie dopo il pass per tutti lo scorso anno». Bene i corsi di recupero: «li abbiamo sempre fatti - aggiunge la preside - in giugno con chi non era impegnato negli esami, in luglio con gli altri. L’anno scorso fatti a settembre, poi il recupero si spalmava nel corso dell’anno». Contrari all’ammissione in pericolo sono i giovani dell’Uds. «Le bocciature sono punitive e non stimolanti, creano abbandono. E sono inopportune in questo secondo anno di scarsissima presenza, col ripetersi delle difficoltà, anche tecniche, della dad» dichiara per l’Unione Arturo Boscarol. Saranno poco meno di 10mila i ragazzi esaminati da 239 commissioni nel Bresciano, dal 16 giugno in poi. I nomi dei presidenti esterni che coordineranno una commissione di sei docenti interni non sono ancora noti: dalla prossima settimana è attesa la lista anche per avere il tempo di cercare le sostituzioni alle rinunce che sono di solito non poche. La formula è la stessa del 2019-20: un elaborato il cui tema, legato alle materie di indirizzo, verrà assegnato entro il 30 aprile per essere consegnato dagli studenti alla fine di maggio. Da quello si partirà per l’orale, unica forma di prova prevista. L’anno scorso erano stati spostati a settembre, stavolta ci saranno pure i privatisti che devono affrontare il preliminare il mese prossimo. «Abbiate fiducia in voi stessi, nella scuola, nel nostro Paese» ha già scritto il ministro Bianchi ai maturandi. Il sito con tutti gli aiuti necessari è attivo, Rai Cultura rinnova le sue lezioni ad hoc. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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