Il bilancio 2022

A2A conferma il dividendo: per la Loggia la cedola vale 70,8 milioni

di Manuel Venturi
Rispetto al '21 raddoppiano i ricavi, l'utile netto tocca i 380 milioni. L'ad Mazzoncini: "Presentata un'offerta non vincolante per l'acquisizione della piemontese Egea"
L'assemblea A2A ha approvato il bilancio. Patuano confermato alla presidenza
L'assemblea A2A ha approvato il bilancio. Patuano confermato alla presidenza
L'assemblea A2A ha approvato il bilancio. Patuano confermato alla presidenza
L'assemblea A2A ha approvato il bilancio. Patuano confermato alla presidenza

A2A conferma il dividendo e la Loggia festeggia con una cedola di 70,803 milioni di euro. Il Cda della multiutility dell'energia, presieduto da Marco Patuano (l'amministratore delegato è Renato Mazzoncini), ha approvato i progetti del Bilancio separato e della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2021, che confermano i dati preliminari resi noti a febbraio: nel '22 i ricavi raddoppiano a 23,166 miliardi di euro, in salita del 100,6% rispetto agli 11,549 mld dell'esercizio 2021, mentre l'utile netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 401 milioni, contro i 504 mln al 31 dicembre '21 (-20%), anche per effetto dei contributi straordinari previsti dai provvedimenti legislativi.

I conti e l'assemblea

Al netto delle partite straordinarie, l’utile netto ordinario si attesta a 380 milioni di euro, +2% rispetto al 2021. Il Cda ha deliberato di proporre all'assemblea ordinaria (in programma il 28 aprile, il 29 in seconda convocazione) la distribuzione di un dividendo di 0,0904 euro per azione, di cui 0,0849 euro di componente ricorrente (pari a un monte dividendi complessivo di circa 266 mln) e 0,0055 euro come componente non ricorrente (per un totale di circa 17 mln).

Lo stacco della cedola

Il dividendo sarà pagato a decorrere dal 24 maggio, con stacco cedola il 22 e record date il 23 maggio: in virtù delle oltre 783 milioni di azioni detenute (pari al 25% del capitale sociale), il Comune di Brescia incasserà una cedola di 70 milioni 803 mila euro, la stessa cifra dell'anno scorso.

Crisi internazionale e climatica

«Il 2022 si è concluso positivamente per il Gruppo, nonostante l’acuirsi della crisi internazionale e climatica: abbiamo avviato nuovi impianti per il recupero della materia e la produzione di biometano, potenziato le reti elettriche per favorire la decarbonizzazione, consolidato la nostra presenza sul territorio nazionale con importanti acquisizioni nell’ambito della generazione di energia green – sottolinea Mazzoncini -. Risultati che confermano la solidità del gruppo e la lungimiranza della strategia adottata nel Piano Industriale: nel 2023 continueremo a lavorare per favorire la crescita di A2A coerentemente con il nostro essere una Life Company a servizio di cittadini, clienti e imprese».

Possibili acquisizioni: un'offerta

La società ha 11 milioni di extracassa disponibili per «possibili acquisizioni di società che abbiamo sul tavolo», sottolinea Mazzoncini e continua a guardare a nuove opportunità: A2A ha presentato un’offerta non vincolante per il 50,1% della piemontese Egea, attraverso un aumento di capitale riservato basato su un valore d’impresa compreso tra i 560 e i 605 milioni di euro, da confermarsi con un'offerta vincolante entro il 15 maggio 2023, in caso di esito positivo della due diligence che partirà nei prossimi giorni. «Abbiamo business molto coerenti e territori molto vicini, c'è interesse reciproco», conferma l'ad.

Per quanto riguarda i conti del 2022, l'ebitda si attesta a 1,505 mld, +5,4% sul 2021 (al netto delle partite non ricorrenti, è in crescita dell'8% grazie alla diversificazione delle attività), il risultato operativo netto è pari a 687 mln (+4,1% anno su anno).

Investimenti miliardari

In linea con il Piano industriale, il Gruppo ha realizzato investimenti per 1,24 mld, +15% rispetto al livello record registrato nel 2021: l'aumento ha riguardato gli investimenti di sviluppo (798 milioni di euro, +26,5% 4 rispetto al 2021), mentre le operazioni di acquisizione valgono 461 milioni, principalmente nell’ambito della transizione energetica. La Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022 è pari a 4,258 mld, il patrimonio netto, risulta di 4,467 miliardi.

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