la forma giuridica

Acque Bresciane diventa Società Benefit, prima utility dell'idrico in Italia

Nuova forma giuridica per la srl Acque Bresciane: dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio provinciale, potrà essere formalizzata con atto notarile la trasformazione in Società benefit. Si tratta di una trasformazione su base volontaria, la prima in Italia per una utility del Servizio idrico integrato, che la impegna a raggiungere quattro obiettivi a beneficio degli stakeholder. Nessuna rivoluzione rispetto al presente, comunica l'azienda.  Acque Bresciane resterà una società a responsabilità limitata totalmente pubblica,  ma la  trasformazione  le consentirà di definirsi anche SB e in futuro di avviare il percorso di certificazione B corp. In questo caso, come accade per ogni forma di accreditamento, una parte terza verificherà il rispetto dei principi enunciati e degli obiettivi ad essi legati. “Non stiamo parlando solo di dare nuovo smalto ai valori di Acque Bresciane o di un impatto reputazionale, pur importante – spiega il presidente Gianluca Delbarba –. Ai quattro benefici individuati leghiamo altrettanti obiettivi e altrettanti indicatori. È qualcosa che ci impegnerà dal punto di vista del bilancio, delle assunzioni finanziarie, della reportistica e della trasparenza. Gli amministratori e i soci di oggi e di domani saranno chiamati a rendere conto di come e quanto questi obiettivi siano stati raggiunti”. Quali ambiti riguardino e quali siano i benefici individuati lo spiega Francesco Esposto, responsabile Sostenibilità e innovazione della società e referente del progetto: “Le aree a cui presteremo particolare attenzione sono l’ambiente, la sostenibilità economica e quella sociale, declinata all’interno e all’esterno dell’azienda. Le azioni principali riguardano l’acqua, come l’azzeramento della non potabilità, l’introduzione di nuove tecnologie e la digitalizzazione, ma anche il riconoscimento al diritto di tutti all’accesso a questa preziosa risorsa. Per i lavoratori vogliamo garantire servizi welfare, formazione, politiche d’inclusione e coinvolgimento nei processi decisionali”. Il presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi e il Consigliere provinciale delegato al Ciclo idrico, sede in cui è stato presentato il progetto prima del passaggio in Consiglio, spiegano il punto di vista del Broletto. “Acque Bresciane ha sempre dimostrato nei fatti, fin dalle origini, l’impegno verso l’ambiente e le comunità – commenta Samuele Alghisi -: con questa trasformazione statutaria la trasparenza e i benefici per i portatori d’interesse entrano definitivamente nel DNA societario. Un passo non scontato ma particolarmente apprezzabile, come dimostra la votazione unanime del Consiglio, in un momento di emergenza climatica e di urgenze sociali”.

COSA SONO LE SOCIETA' BENEFIT

Le SB sono una forma giuridica d’impresa a cui si aderisce su base volontaria. Non si tratta di cancellare o modificare le finalità originali della società, ma di aggiungere una o più finalità, perseguite per il beneficio comune. Le SB non sono e non devono necessariamente essere realtà non profit, ma devono operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente, nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente. La gestione è orientata al bilanciamento degli interessi dei soci e degli stakeholder, ossia di coloro sui quali l’attività può avere un impatto. Le finalità specifiche di beneficio devono essere specificate nell’atto costituente della società, oppure introdotte con una modifica nello statuto o dell’atto stesso.

L’Italia ha regolato queste realtà con la legge 208 del 28 dicembre 2014 (commi 376-383), ispirandosi alle Benefit Corporation statunitensi. Nel 2021 il nostro Paese contava circa 500 aziende SB, di cui più di una su tre ha sede ha sede in Lombardia. Fra i brand più noti che hanno aderito ad Assobenefit troviamo Thun, Aboca, Fileni e Davines. Illy Caffè ha scelto di ottenere la qualifica di B corporation. A garanzia del rispetto degli obiettivi assunti, le SB individuano uno o più soggetti a cui affidare funzioni e compiti per perseguire gli obiettivi di beneficio comune e redigono una relazione annuale da allegare al bilancio societario, dandone massima visibilità.

La valutazione dell’impatto generato dal perseguimento delle finalità di beneficio comune verrà effettuata dalla società sulla base dello standard di valutazione esterno internazionale B Impact Assessment (BIA). Il passo ulteriore è la certificazione B-Corp, che prevede l’accertamento del possesso di alcuni requisiti. I vantaggi sono reputazionali, per il fatto di appartenere a un ristretto gruppo di realtà e di testimoniare che conciliare utili e benefici per gli stakeholders è possibile, ma anche finanziari, perché impegnarsi responsabilmente in maniera duratura aiuta le aziende ad attrarre capitali di investimento ad impatto, pervché offrono maggiori tutele legali, responsabilità e trasparenza. Dal punto di vista delle risorse umane, i giovani talenti considerano con maggior favore le società eticamente impegnate anche dal punto di vista legale. Il 77% dei Millennial afferma che “lo scopo dell’azienda è il motivo principale per cui scelgo un certo datore di lavoro” (Fonte Deloitte Millennial Survey). Non sono invece previsti benefici economici o fiscali.

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