Anffas: «Proteggeteci» L’Asst: «Modalità diverse»

«Vaccinate i nostri operatori e i nostri ospiti, per proteggerli dal contagio e continuare con i servizi»: è in estrema sintesi il contenuto dell'appello a firma di Fiorenzo Pienazza, presidente dell'Anffas di Desenzano, la storica Onlus gardesana che nella sede di Rivoltella gestisce tre centri diurni (per 75 persone con disabilità intellettiva) e occupa circa 40 operatori sanitari.Ad oggi solo metà dei dipendenti sono stati vaccinati, e ancora nessun disabile. «Siamo stati contattati il 18 febbraio, riuscendo a vaccinare metà degli operatori – spiega Pienazza – ma già dal giorno dopo non si è però avuta più alcuna notizia. Con grande fatica siamo riusciti a parlare con qualche referente in ospedale, che gentilmente ci ha informati di una sospensione perché le priorità erano state spostate sugli ultra 80enni. Leggiamo poi che molte dosi sono state dirottate ai Comuni di confine, includendo anche gli ultra 60enni. Non vogliamo fare la parte di quelli che pensano solo al proprio orticello – continua Pienazza – ma è giusto ribadire che ai nostri servizi accedono, tra utenti e dipendenti, più di 110 persone provenienti da 10 Comuni, in una situazione di estrema delicatezza». Pienazza ricorda, infatti, che i disabili che accedono al centro «spesso non sono in grado di usare le mascherine e adottare le misure di sicurezza, diventando quindi molto più vulnerabili. Da qui l'appello a riprendere le somministrazioni: «Riteniamo debba essere fatto, da parte di Asst del Garda – conclude – uno sforzo per riprendere e concludere la vaccinazione all'interno dei nostri servizi, garantendo anche modalità fruibili dalle persone con grave disabilità». Asst del Garda replica: «Ad oggi sono state messe in campo tutte le forze disponibili per attuare le indicazioni di Ats e Regione. Ma stiamo valutando modalità di somministrazione diverse, per venire incontro alle strutture che ci hanno rappresentato difficoltà di spostamento dei loro utenti verso un centro vaccinale, al fine di concludere il prima possibile la vaccinazione».•.A A.Gat.

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