IL REPORTAGE

In viaggio sulla Brescia-Parma, linea ferroviaria a doppia velocità

di Luca Goffi
Pochi disagi all'andata. Molto diverso lo scenario al ritorno con treni pieni, viaggiatori a terra, corse in ritardo e bagni sporchi
Studenti e pendolari sul treno regionale  che dalla Lombardia raggiunge l’Emilia Romagna
Studenti e pendolari sul treno regionale che dalla Lombardia raggiunge l’Emilia Romagna
Studenti e pendolari sul treno regionale  che dalla Lombardia raggiunge l’Emilia Romagna
Studenti e pendolari sul treno regionale che dalla Lombardia raggiunge l’Emilia Romagna

Il giudizio sulla linea ferroviaria Brescia-Parma unisce e al tempo stesso divide ma soprattutto fa discutere. Neppure l’investimento cospicuo di Regione Lombardia sulla nuova flotta di treni Colleoni pare che abbia soddisfatto totalmente l’utenza. Infatti la fotografia del servizio presenta ancora dei contrasti chiaroscurali: bene da Brescia a Parma, maluccio al ritorno. Però rispetto a qualche mese fa la situazione appare migliore: almeno per i treni in partenza dalla nostra città, nell’orario di punta per i pendolari, il viaggio è confortevole.

Il racconto

L’oscurità delle 6,49 viene squarciata dal luminoso Colleoni, l’unico luogo salvifico per lavoratori e studenti visto che consente loro di ripararsi dal freddo pungente. Il treno viaggia sicuro e semivuoto fino alla stazione di Montirone dove iniziano a salire i primi studenti del «Bonsignori» di Remedello». Il treno si rivela un mezzo efficace per raggiungere il luogo di studio viste le difficoltà nel trasporto pubblico locale su gomma. Infatti alla stazione di Remedello improvvisamente gran parte del vagone si svuota. «Con questi treni si è fatto un passo avanti, ma servirebbe ancora qualcosa per avere un servizio di qualità» sottolineano i ragazzi.

Nonostante i viaggiatori rilevino ancora qualche piccola anomalia, il software che governa i Colleoni è stato ricalibrato e consente di spostarsi in sicurezza. Anche quel piccolo refuso di «Cannetto sull’Oglio» sul display è stato emendato nella forma corretta. Dunque permangono delle criticità di ordine gestionale.

A Remedello biglietteria fuori uso

Per esempio, alla stazione di Remedello non è in funzione la biglietteria e i passeggeri devono inseguire il capotreno per acquistare il titolo di viaggio. Qualcuno riesce ad imbattersi a qualche fermata di distanza, ma paga inspiegabilmente la tariffa non aggiornata. Un giovane, salito a Remedello e diretto a Parma, anziché versare 5,90 euro, paga al controllore la vecchia tariffa di 5,70 euro.

Inoltre, non essendoci alcun controllo, si procede sulla fiducia e chiunque potrebbe dichiarare di essere salito in una fermata più vicina al capolinea per «spuntare» una cifra inferiore. Sembra però prevalere l’onestà a tal punto che, gran parte dei fruitori del servizio esprime qualche preoccupazione per l’incremento inesorabile del costo del biglietto.

Al rientro flotta di treni obsoleta e viaggi con pullman sostitutivi

Se sulla Brescia-Parma le criticità sono contenute, la partenza dal capoluogo emiliano è totalmente differente. Infatti la flotta di treni di cui dispone è ancora quella obsoleta, sovraffollata al punto di lasciare a piedi qualche passeggero.

O meglio, obbliga i più sfortunati a viaggiare con il pullman sostitutivo (che ovviamente rispetta tutte le fermate del treno) ma che dilata i tempi in modo spropositato. Inoltre i pendolari sostengono che quel treno accumula spesso un ritardo consistente e il grado di pulizia dei servizi igienici è molto precario. Insomma, Trenord dai due volti, accogliente dalla Lombardia all’Emilia Romagna, scarsamente accessibile dall’Emilia a Brescia.•.

Suggerimenti