Brescia riscopre la sua Pinacoteca

di Davide Vitacca
L’irresistibile tentazione di una fotografiaI primi visitatori della nuova Pinacoteca. In alto, il vescovo Pierantonio Tremolada accompagnato dal sindaco Del Bono
L’irresistibile tentazione di una fotografiaI primi visitatori della nuova Pinacoteca. In alto, il vescovo Pierantonio Tremolada accompagnato dal sindaco Del Bono
L’irresistibile tentazione di una fotografiaI primi visitatori della nuova Pinacoteca. In alto, il vescovo Pierantonio Tremolada accompagnato dal sindaco Del Bono
L’irresistibile tentazione di una fotografiaI primi visitatori della nuova Pinacoteca. In alto, il vescovo Pierantonio Tremolada accompagnato dal sindaco Del Bono

Il «letargo» protrattosi per nove lunghissimi anni è stato troncato da un risveglio stupefacente. Irriconoscibile in ogni dettaglio rispetto alla struttura chiusa per restauro nel febbraio del 2009, la Pinacoteca Tosio Martinengo è tornata ad esibire i propri tesori e a testimoniare il mirabile passato artistico della città, restituendo al godimento collettivo un fondamentale tassello di storia e di identità culturale. La metamorfosi degli spazi espositivi, del percorso di visita e dei criteri di allestimento, associata ad una impronta comunicativa molto più diretta e attenta all’impatto estetico, ha lasciato i visitatori sorpresi, talvolta letteralmente a bocca aperta. Merito anche di arredamenti contemporanei concepiti per dialogare in armonia con il classicismo delle opere in mostra e dallo studio di tappezzerie emozionali. «NON SEMBRA nemmeno di essere a Brescia», il commento più ricorrenti risuonato tra le sale, a significare l’im- mersione in un microcosmo cromatico e iconografico capace di far presagire l’aura di gallerie internazionali. La pioggia insistente non ha fermato i visitatori più impazienti, che all’apertura ufficiale dei cancelli, alle 10, si sono tuffati con avidità alla scoperta dei tesori del Quattrocento - polittici medievali, avori intarsiati, la celeberrima tavola di Antonio Cicognara raffigurante San Giorgio in lotta con il drago - e in un viaggio che li ha condotti dai capolavori del Rinascimento bresciano di Moretto, Savoldo e Romanino fino alla pittura civile del pittore risorgimentale Francesco Ha- yez. Nel mezzo, un percorso arricchito dagli affreschi di Lattanzio Gambara, dalla ritrattistica Cinquecentesca, dal realismo di Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto - nei cui dipinti compaiono lavandaie, rammendatrici, calzolai e gente del popolo -, fino alle allegorie di Giorgio Duranti e Antonio Cifrondi e alle scene popolate di grotteschi nani realizzate dal pennello satirico di Faustino Bocchi. Unica nota negativa le didascalie collocate accanto ai quadri: i caratteri sono stati giudicati da molti troppo piccoli e difficilmente leggibili. POSITIVO IL BILANCIO della prima giornata, contraddistinta da un flusso costante di visitatori senza particolari picchi di sovraffollamento: 2.500 circa le presenze totali, comprese quelle di quanti, a partire dalle 14 e fino alle 20, hanno potuto accedere presentando la prenotazione effettuata online sul portale di Fondazione Brescia Musei. Pubblico - ad eccezione di alcune classi delle scuole primarie cittadine e di alcune sezioni del liceo Gambara che per prime hanno varcato la soglia - per la maggior parte formato da adulti. A partire da un ospite d’eccezione: il vescovo Pierantonio Tremolada. Ma l’appello lanciato in occasione della cerimonia di inaugurazione dalle autorità civili e religiose è stato indirizzato alle future generazioni. «Auspichiamo che la visita alla Pinacoteca rappresenti una tappa fondamentale del cammino di crescita dei nostri concittadini più piccoli», ha sottolineato la vicesindaco Laura Castelletti. «Abbiamo ricevuto in eredità dai nostri antenati questo bene prezioso ed è nostro dovere tutelarlo affinché i vostri nipoti possano conoscere le bellezze prodotte in secoli di storia», ha fatto notare il sindaco Emilio Del Bono. Oggi e lunedì, giornate soggette a prenotazione obbligatoria, si attendono almeno 6 mila persone. Da martedì l’ingresso seguirà la normale tariffazione: 10 euro per i residenti nel Comune di Brescia, 13 per i non residenti. L’acquisto del ticket darà l’opportunità di accedere alla mostra su Tiziano da mercoledì a Santa Giulia e alle collezioni del Museo Diocesano. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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