L'INTERVENTO

A Brescia la maggiore incidentalità mortale. Cinture slacciate e cellulari alla guida le prime violazioni

di Pa.Ci.
Controlli  e sanzioni spesso non bastano per correggere i comportamenti
Controlli e sanzioni spesso non bastano per correggere i comportamenti
Controlli  e sanzioni spesso non bastano per correggere i comportamenti
Controlli e sanzioni spesso non bastano per correggere i comportamenti

« Distrazione al volante e l’assenza di rispetto per norme del codice della strada, come quella che impone l'utilizzo delle cinture di sicurezza, sono le principali cause degli incidenti stradali che contraddistinguono anche le strade bresciane. Le campagne di sensibilizzazione e la nostra attività di prevenzione e repressione possono essere due delle leve su cui fare azione per ridurre il numero di sinistri stradali, ma è chi sta al volante o in sella ad una motocicletta che deve tenere sempre bene a mente che non rispettare il codice della strada significa mettere a repentaglio la propria vita e quella delle altre persone che utilizzano la strada».

La raccomandazione arriva direttamente dal comandante della polizia Stradale di Brescia, Rita Palladino, che sottolinea come quella di Brescia resti una delle realtà nazionali con il dato più alto di incidentalità mortale. «Se in Italia è del 5,3% e a livello regionale del 4,3% - ricorda il comandante Palladino precisando che i dati sono quelli relativi al 2019, l’ultimo anno «buono» prima dell’arrivo della pandemia che ha rallentato anche l’attività di raccolta ed elaborazione dei dati - Nel Bresciano si arriva al 6,5%. Questo significa che il problema permane nonostante rispetto agli anni passati i numeri di sinistri mortali e, di conseguenze, di vittime, si sia ridotto». 

Dall’inizio dell’anno sono quattro gli incidenti mortali registrati dalla Stradale di Brescia e dalla sue sotto sezioni. «Il dato è in linea con quello del 2020 - ricorda il comandante provinciale Rita Palladino - Anche lo scorso anno da gennaio ad aprile siamo intervenuti sullo stesso numero di incidenti mortali per effettuare i rilievi. Nello stesso periodo del 2019 invece eravamo intervenuti su dieci incidenti mortali. La flessione non può che non tenere conto delle settimane di lockdown che dal marzo dell’anno scorso hanno interessato anche Brescia e la sua provincia».

La prevenzione, come ribadito, resta l’ambito su cui lavorare per ridurre al minimo gli incedenti mortali. Ma non basta. Serve anche l’intervento sanzionatorio per contenere i comportamenti scorretti. I dati parlano di un aumento dei verbali nei confronti degli automobilisti indisciplinati. «Nel 2021 sono 802 le violazioni che abbiamo contestato - ricorda il comandante Palladino - E come detto riguardano soprattutto il mancato utilizzo delle cinture e la guida con il telefono cellulare all’orecchio. Nel 2019 erano state 605 nello stesso periodo dell’anno, mentre nel 2020, complice anche il lockdown che ha di fatto bloccato il paese nella scorsa primavera sono stati 461. Noi facciamo il nostro, ma chi sta al volante deve essere responsabile».•.

 

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