«Confronto possibile Ci sono margini per una convergenza»

«A parlare di contenuti siamo disponibili. Ma subito perché probabilmente si voterà il 12 e 13 febbraio». Così il segretario lombardo del Pd Vinicio Peluffo commenta con l’Ansa l’invito a un confronto fatto dal presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. «Come Pd siamo convinti che si possa battere la destra di Attilio Fontana - ha aggiunto - e se matura un diverso atteggiamento delle altre forze politiche, da un lato con la decisione di tornare indietro dalla candidatura di Letizia Moratti e dall’altro non rimanendo alla finestra, come hanno fatto finora i 5 stelle, è un passo in avanti». Una apertura al confronto con i 5 Stelle arriva anche da Sinistra Italiana: «Siamo disponibili a valutare nel merito le proposte programmatiche presentate dal M5S - afferma Paolo Matteucci, segretario lombardo di Sinistra Italiana -; mi sembra che ci sia coerenza con quanto discusso insieme fino al luglio scorso. È mportante l’apertura di Conte nell’apprezzamento della figura di Majorino, abbiamo sempre pensato che lui potesse essere un interlocutore riconosciuto anche dai M5S e crediamo che questo percorso possa produrre un allargamento della coalizione democratica e progressista nell’interesse di tutti i lombardi». L’apertura di Conte a una candidatura unitaria di centrosinistra in Lombardia anche per Nicola Fratoianni leader di Sinistra Italiana è «un’ottima notizia. Spero che si colga questa occasione, Majorino è un ottimo candidato, ci sono margini per trovare convergenze di carattere programmatico. Dal Movimento 5 Stelle viene un buon contributo sul piano dei contenuti e una giusta volontà di confrontarsi sui temi prima che sulle persone. Mi pare, sinceramente, un buon approccio». Di dialogo parla anche lo stesso Pierfrancesco Majorino: «Per quel che ci riguarda sabato 3 dicembre presenteremo il cuore della nostra proposta per il futuro della Lombardia. Nel centrosinistra ci confronteremo sulle migliori strategie e scelte per dare alla un governo diverso da quello palesemente inadeguato di Attilio Fontana».