IN PARROCCHIA

Don Corazzina: la povertà sociale al centro del rito a Fiumicello

di Sara Centenari
Prima messa dopo la polemica per la lettera del vescovo: il parroco parla della parabola del ricco Epulone e di Lazzaro
Messa di don Corazzina a Fiumicello dopo le polemiche
Messa di don Corazzina a Fiumicello dopo le polemiche
Don Corazzina, la prima messa a Fiumicello dopo le polemiche

È parlando di povertà sociale che don Fabio Corazzina ha celebrato questa mattina la prima messa nella parrocchia di Fiumicello dopo le polemiche sulla celebrazione di un altro rito religioso, a Mazara del Vallo, durante le tappe di Per...corri la Pace: iniziativa nel segno della legalità. Il vescovo monsignor Pierantonio Tremolada aveva inviato una lettera di biasimo al parroco di Fiumicello che ha celebrato messa in tenuta da ciclista: la manifestazione organizzata dalle Acli bresciane era infatti inserita in un tour ciclistico, a favore del rispetto della legalità e della giustizia in Sicilia. Secondo il capo della chiesa bresciana il parroco non avrebbe rispettato alla lettera la liturgia prevista.

La parabola dei ricco Epulone e di Lazzaro

L'attenzione di don Corazzina questa mattina, domenica 25 settembre, è andata a una celebre parabola evangelica, quella del ricco Epulone e di Lazzaro. "C'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe". Il parroco nel rito il cui tema era appunto "il grido del povero" si è anche riferito a San Paolo nella Lettera a Timoteo.
 

La citazione di Bergoglio sulla "spiritualità di una nuova economia"

Don Fabio Corazzina aveva rotto venerdì il proprio silenzio sulla vicenda della lettera ricevuta dal vescovo ancora una volta a mezzo social, cioè sulla sua pagina di Facebook, con un post pensato per porre fine alla polemica mediatica. Il prete si è ispirato  alle parole pronunciate dal Papa, di cui aveva utilizzato un audio anche durante la messa in Sicilia. Papa Francesco è stato citato anche oggi nella messa, a proposito della conclusione del Congresso eucaristico a Matera e a proposito del discorso di don Fabio sul "cuore della spiritualità di una nuova economia", per la presenza di Bergoglio ad Assisi nella giornata di ieri.
Il papa ha lanciato una "mini-enciclica" su economia, lavoro, transizione ecologica,  diritti. Papa Francesco ha raggiunto Assisi per la sesta volta, per incontrare giovani economisti di tutto il mondo: «Fate chiasso, conto su di voi» ha detto. Di tempo a disposizione non ce n’è più, ha sottolineato, perché «la terra brucia, è in rovina» e servono scelte «concrete».

Il post sulla riconciliazione a mezzo Facebook

«La stessa parola riconciliazione è praticamente sinonimo di Chiesa - è una parte del post di don Corazzina, pubblicato venerdì -. Il termine, infatti, significa fare di nuovo un concilio. La Chiesa è la casa dove conciliarsi nuovamente, dove riunirsi per ripartire e crescere insieme. È il luogo dove si smette di pensarsi come individui per riconoscersi fratelli guardandosi negli occhi, accogliendo le storie e la cultura dell’altro, lasciando che la mistica dell’insieme, tanto gradita allo Spirito Santo, favorisca la guarigione della memoria ferita. Questa è la via: non decidere per gli altri, non incasellare tutti all’interno di schemi prestabiliti, ma mettersi davanti al Crocifisso e davanti al fratello per imparare a camminare insieme».

L'atto di penitenza mercoledì

Con gli amici delle Acli e di Per… corri la pace è stato organizzato per mercoledì alle 18.30 un momento di «Preghiera per la riconciliazione e la pace» nella parrocchia di Fiumicello. Questo atto penitenziale - per il quale non è prevista una diretta facebook - come chiesto nella lettera dal vescovo sarà accompagnato dal digiuno. E da una raccolta fondi per i progetti educativi dell’oratorio e «L’albero delle storie» di Scampia

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