«Economia circolare, una sfida da vincere»

di Manuel Venturi
I protagonisti della tavola rotonda, svolta rigorosamente da remoto, per la quarta edizione del «Premio d’eccellenza verso un’economia circolare»
I protagonisti della tavola rotonda, svolta rigorosamente da remoto, per la quarta edizione del «Premio d’eccellenza verso un’economia circolare»
I protagonisti della tavola rotonda, svolta rigorosamente da remoto, per la quarta edizione del «Premio d’eccellenza verso un’economia circolare»
I protagonisti della tavola rotonda, svolta rigorosamente da remoto, per la quarta edizione del «Premio d’eccellenza verso un’economia circolare»

Sfruttare i fondi del Recovery plan per dare un vero slancio all’economia circolare e dare un futuro al sistema produttivo e agricolo italiano: è l’appello arrivato a più voci nel corso della quarta edizione del «Premio di eccellenza verso un’economia circolare», promosso da Fondazione Cogeme con Kyoto Club, consegnato in una mattinata di confronto in diretta streaming che ha messo in relazione protagonisti del mondo della politica, dell’impresa e delle associazioni che lavorano per un modello di sviluppo sempre più «green». Ad introdurre i lavori della tavola rotonda «Economia circolare: modelli economici, stili di vita e sostenibilità», è stato fra Luigi Cavagna, rettore dell’Accademia Symposium di Rodengo Saiano, scuola di formazione agroalimentare e turistica che «sta avendo un grande successo dopo la sua istituzione di tre anni fa». Segno che la sostenibilità è diventata «ancora più necessaria, perché le imprese già orientate al green hanno prodotto più redditività rispetto alle altre – ha notato Valeria Negrini, vice presidente di Fondazione Cariplo -. Tutta l’Europa si sta muovendo in questo senso: il passaggio all’economia circolare non è semplice, ma ci sono gli strumenti economici e di formazione per farlo». Ma serve anche un’opera «culturale», portata avanti da Fondazione Cogeme, con «beni, servizi, tempo e oggetti entrano in un circuito al servizio delle comunità, che dialogano attraverso forme nuove – ha puntualizzato il presidente Gabriele Archetti -. Dobbiamo guidare dal basso il cambiamento dei comportamenti delle nostre comunità, ci piace essere quella goccia d’acqua che penetra e rende fecondo il terreno». LA TAVOLA ROTONDA si è concentrata sul tema della sostenibilità declinato in varie forme: prima tra tutte in agricoltura, con quella lombarda che «ha il trend migliore in termine di riduzione delle emissioni rispetto alle altre agricolture europee – ha sostenuto Fabio Rolfi, assessore al Pirellone -. La sfida è coniugare sostenibilità e redditività, in un settore sempre più multifunzionale». Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia, ha ricordato i progressi degli ultimi anni, come gli impianti di biogas sempre più numerosi in provincia: «Gli imprenditori ci credono, ma hanno bisogno di prospettive a lungo termine per poter investire: chiediamo al governo di consolidare le misure a sostegno dell’agricoltura 4.0». Antonio Misiani, viceministro dell’Economia, ha poi ricordato i 108 miliardi messi a disposizione da marzo per arginare la crisi Covid, ma soprattutto i 750 miliardi del piano Next generation Eu che sono «la chiave di volta per programmare il futuro. Dobbiamo sottrarre il tema della sostenibilità ad una logica meramente difensiva, questo cambio di modello di sviluppo ha una straordinaria potenzialità di creare impresa e lavoro: l’Italia non ha una felice esperienza nell’utilizzo dei fondi europei, ma in questo settore è più avanti di molti competitor europei». E SE, come ha ricordato il presidente di Asvis, Enrico Giovannini, «le imprese che avevano scelto sostenibilità ed economia circolare prima della crisi hanno un’attitudine alla ripartenza molto più elevata», l’Italia è al vertice per circolarità in Europa «ma sta perdendo posizioni: c’è bisogno di un sostegno legislativo da parte del governo», ha sottolineato Sergio Andreis, direttore del Kyoto club. Senza dimenticare anche le difficoltà dell’industria e di «un sistema burocratico che fa scappare i brevetti all’estero», ha evidenziato Marco Mariotti, vice presidente vicario di Apindustria. Al termine sono stati consegnati i premi a 4 progetti di eccellenza per la sostenibilità: uno anche per il Comune di Castegnato per il progetto che ha unito la rivegetazione dell’ex discarica Pianera e la nuova scuola elementare, mentre una menzione speciale è andata alla Isoclima di Rezzato per la produzione di bancali in plastica riciclata. •

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