Effetto smart working: così si svuotano gli uffici

di Manuel Venturi
Lo smart working ha cambiato il modo di vivere il lavoro, e di vivere il lavoro d’ufficio: e così una dimensione «stanziale»  ha lasciato spazio ad una dimensione più «agile» di intendere la vita lavorativa dei bresciani
Lo smart working ha cambiato il modo di vivere il lavoro, e di vivere il lavoro d’ufficio: e così una dimensione «stanziale» ha lasciato spazio ad una dimensione più «agile» di intendere la vita lavorativa dei bresciani
Lo smart working ha cambiato il modo di vivere il lavoro, e di vivere il lavoro d’ufficio: e così una dimensione «stanziale»  ha lasciato spazio ad una dimensione più «agile» di intendere la vita lavorativa dei bresciani
Lo smart working ha cambiato il modo di vivere il lavoro, e di vivere il lavoro d’ufficio: e così una dimensione «stanziale» ha lasciato spazio ad una dimensione più «agile» di intendere la vita lavorativa dei bresciani

Il peso del lavoro da casa si «abbatte» sugli uffici. Le restrizioni rese necessarie per contrastare la pandemia hanno avuto un forte impatto sul mondo del lavoro, con l’attività da remoto che spesso ha soppiantato quella di solito svolta all’interno degli uffici, sia pubblici che privati. Anche nel Bresciano migliaia di persone hanno cominciato a lavorare da casa e, sebbene non con le percentuali di questi ultimi mesi, sembra ormai un acclarato che il cosiddetto «smart working» sarà molto più utilizzato che in passato anche ad emergenza conclusa, come testimoniano i dati resi noti dal Centro studi di Confindustria Brescia, secondo cui il lavoro «agile» ha trovato casa nel 75% delle aziende bresciane durate il lockdown e quattro imprese su dieci continueranno ad utilizzarlo anche dopo la fine dell’emergenza. Uno degli «effetti collaterali» riguarda il mercato dedicato agli immobili ad uso ufficio, che ha subito una frenata nell’anno della pandemia: da una parte, l’offerta sale, perché molti spazi rimangono vuoti, con affitti non rinnovati o disdetti; dall’altra, i prezzi scendono, anche se (per ora) di pochi punti percentuali. Lo confermano molte agenzie immobiliari che operano nel Bresciano, sia in città che in provincia: rispetto al periodo pre-pandemico, il numero di uffici in affitto o in vendita è cresciuto mediamente del 10%, con sfumature diverse in città e nelle varie zone del territorio, con un peso maggiore tra gli spazi della città, i più numerosi ma anche i più «abbandonati». Tra gli altri spazi commerciali, come rileva anche l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, a soffrire di più sono i negozi che ospitavano attività di ristorazione (fino a qualche mese fa, il vero traino del settore), con un crollo parzialmente compensato dai negozi di vicinato, che hanno ripreso forza a causa della difficoltà negli spostamenti. Tiene invece il mercato dei capannoni, soprattutto grazie all’esplosione dell’e-commerce e delle consegne a domicilio, che hanno imposto la ricerca di ampi spazi da adibire a magazzino per stoccare la merce. Guardando sul sito Immobiliare.it, che raggruppa gli annunci della maggior parte delle grandi agenzie immobiliari, in provincia di Brescia sono in vendita 740 unità adibite ad ufficio, di cui oltre 300 solo nel capoluogo e 99 nell’hinterland, 80 nella Bassa, 61 nei Comuni del Garda, 107 tra Sebino e Franciacorta, 29 in Valcamonica, 31 in Valtrompia e 23 in Valsabbia. In città, le quotazioni più economiche per uffici in vendita sono relative alla zona San Polo (1.450 euro/mq), mentre raggiunge le quotazioni più elevate la zona Chiusure: la media si attesta a 1.700 euro al metro quadro. Ci sono offerte per diverse tipologie di ufficio, con costi che variano moltissimo in base alla zona e alla dimensione: al «top» c’è un enorme spazio di oltre 3 mila metri quadrati in Contrada del Cavalletto, che costa quasi 3,8 milioni di euro, seguito da un immobile di 910 mq nel Centro direzionale Tre Torri di via Flero, venduto a 2,5 milioni. Ma ci sono soluzioni anche decisamente più economiche, soprattutto in provincia o se inserite in contesti residenziali e non esclusivamente commerciali. Rispetto ad un anno fa, il numero di annunci è cresciuto, segno che, tra lockdown e difficoltà economiche, molti hanno rinunciato ad un ufficio stabile per contenere i costi. Discorso simile per gli uffici in affitto: sempre sul portale Immobiliare.it, si trovano 830 risultati per soluzioni a canone mensile in provincia, di cui quasi la metà (394) in città: se ne contano poi 82 nella Bassa, 77 sul Garda, 102 nell’hinterland, 103 in Franciacorta e nell’area del Sebino, 8 in Valcamonica, 38 in Valtrompia e 26 in Valsabbia. Il costo medio per un affitto di un ufficio in città è di 8,7 euro/mq al mese, compreso tra i 6,1 di San Polo e i 10,4 di Chiusure. •.

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