L'INCHIESTA

Evasione fiscale:
nel Bresciano 24
misure cautelari

Un fermo immagine del video
Un fermo immagine del video
Guardia di Finanza

È uno studio contabile di Sirmione il cuore dell’inchiesta della Procura di Brescia che ha portato all’arresto di 24 persone e all’iscrizione nel registro degli indagati di 104 persone nell’ambito di un’inchiesta per evasione fiscale, attraverso un complesso e articolato sistema volto alla creazione di falsi crediti tributari per diversi milioni di euro, che venivano ceduti ai clienti dietro il pagamento di un corrispettivo, al fine di compensare i debiti da loro maturati verso l’erario. Sono coinvolte 126 società tra cartiere e imprese realmente operanti con sede a Brescia, Bergamo, Milano, Monza-Brianza, Torino, Pavia, Alessandria, Parma, Genova, Firenze, Roma, Latina, Salerno, Bari, Trapani. Sono state emesse dagli indagati fatture per operazioni inesistenti per circa 270 milioni di euro, che hanno consentito di abbattere, complessivamente, un debito Iva per circa 47 milioni di euro ed evadere l’Ires per oltre 58 milioni di euro, oltre che di cedere crediti fittizi per 21 milioni di euro. Nel video diffuso dalla Guardia di Finanza un passaggio tratto dalle intercettazioni telefoniche. 

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