sanità

Farmaci, in Lombardia arriva il blister "personalizzato"

Il servizio, a carico del cittadino, potrà essere richiesto nelle farmacie che aderiranno all'iniziativa
I blister potranno essere sconfezionati e riconfezionati secondo le terapie del paziente
I blister potranno essere sconfezionati e riconfezionati secondo le terapie del paziente
I blister potranno essere sconfezionati e riconfezionati secondo le terapie del paziente
I blister potranno essere sconfezionati e riconfezionati secondo le terapie del paziente

«Ho preso la pastiglia, oppure no?», quante volte ci ha assaliti il dubbio guardando il blister del farmaco. Ora, però, arriva un nuovo servizio a misura di paziente. Si tratta, spiega Francesco Rastrelli, delegato regionale dei farmacisti, «di un servizio finalizzato alla preparazione di confezionamenti personalizzati di farmaci, e per  ora è a  carico del cittadino. Consiste nell’attività di sconfezionamento di un medicinale industriale già acquistato dal  paziente e riconfezionamento dello stesso da parte del farmacista in farmacia, in dosi personalizzate in forma di Blister, che  contengono le compresse e/o capsule suddivise per  orario  e per  giorno della  settimana o  del mese in base allo  schema  terapeutico corretto, per un’ assunzione  da parte del paziente sulla base della posologia individuata dal medico curante». «Col nuovo servizio - conclude Rastrelli – che le farmacie nei prossimi mesi decideranno di attivare, potranno essere erogati questi blister personalizzati, sulla base di alcuni modelli organizzativi per l’allestimento dei farmaci destinati alla cura dei pazienti cronici, che consentono di consegnare un numero di dosi di terapia adeguate alle specifiche esigenze degli assistiti, suddivise per orari e giorni di assunzione».

DEBLISTERING

Il “deblistering” sarà possibile grazie all’approvazione di un Documento regionale definito dal Gruppo di lavoro “Servizio di accesso personalizzato ai farmaci” ed è un primo atto di indirizzo utile sia alle farmacie che alle ATS, per superare possibili difformità sul territorio regionale. Dovrà essere fatto, si legge nel documento regionale,  "in collaborazione con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta e comunque nel rispetto di prescrizioni mediche, di un servizio di accesso personalizzato ai farmaci” 

LE FARMACIE

La farmacia che intende attuare questo servizio, si legge ancora nel documento,  «deve comunicare l’inizio dell’attività all’ATS di competenza del territorio in cui essa opera fornendo informazioni in merito all’attrezzatura. È necessario che la farmacia predisponga una procedura idonea, conservata presso la stessa, per garantire un corretto svolgimento dell’attività in oggetto, ponendo particolare attenzione alla formazione del personale, soprattutto per quanto attiene all’impiego del sistema automatizzato, alla disponibilità di risorse umane, alle caratteristiche dei locali che dovranno essere nel territorio dell’ATS di competenza , assimilabili a quelle di un laboratorio galenico come disposto dalle Norme di Buona Preparazione dei medicinali in farmacia delineate nella Farmacopea Ufficiale XII ed. (DM 3.12.2008), delle aree di lavoro e di eventuali attrezzature supplementari. Per quanto attiene il confezionamento primario utilizzato, il farmacista conserva una scheda tecnica da cui si evincono caratteristiche e idoneità del materiale. Inoltre, il farmacista predispone un documento con cui il paziente autorizza al trattamento dei suoi medicinali precedentemente acquistati, affinché il farmacista possa procedere al “deblistering”».

 

 

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