Garda, la pandemia frena Crescono i posti no-Covid

di Silvia Avigo
L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Desenzano: la speranza prende forma con il calo dei ricoveri
L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Desenzano: la speranza prende forma con il calo dei ricoveri
L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Desenzano: la speranza prende forma con il calo dei ricoveri
L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Desenzano: la speranza prende forma con il calo dei ricoveri

Dalla pressione sui reparti al livello di positività registrato tra la popolazione, la situazione in Asst del Garda migliora e l’azienda da ieri ha iniziato a predisporre la riconversione delle postazioni Covid in letti no Covid per garantire adeguata assistenza anche alle persone non affette da Coronavirus. Dopo i primi timidi segnali positivi registrati nelle ultime settimane, a far ben sperare che il tanto atteso miglioramento della curva pandemica si possa essere finalmente innestato è il monitoraggio degli ultimi sette giorni: con 163 pazienti ricoverati nei reparti (44 a Desenzano, 20 a Prevalle, 54 a Gavardo e 45 a Manerbio) contro i quasi 200 della settimana scorsa, l’Azienda registra un meno 36 casi e soprattutto 51 letti tornati ad essere disponibili per i reparti delle altre patologie. «L’allentamento della pressione iniziamo a percepirlo in corsia - ha dichiarato un operatore del reparto Covid -. Speriamo che questo trend prosegua anche nelle prossime settimane, eravamo al limite delle forze e non si sarebbe potuto tenere quel ritmo ancora a lungo. Se tutto andrà bene potremo impegnare più energie e tempo nella somministrazione del vaccino negli hub per mettere al sicuro un numero sempre maggiore di popolazione dal virus». Mentre iniziano a liberarsi anche le postazioni di osservazione breve intensiva di quasi il 50 percento, resta ancora critica la situazione delle terapie intensive che con 20 pazienti che necessitano ancora di un supporto respiratorio e che versano in serie condizioni (7 a Desenzano, 4 a Gavardo 9 a Manerbio) hanno a disposizione in tutto solo due posti a Desenzano e Manerbio (uno in più rispetto alla scorsa settimana). «I pazienti di rianimazione vedono compromesse le loro funzioni vitali. Versano in pericolo di vita, inevitabilmente e quando va bene richiedono più tempo per essere dimessi, già avere un posto in più libero in una sola settimana per noi rappresenta una grande conquista». Il trend positivo si registra anche riguardo agli accessi di persone con sintomatologia riferibile ad infezione da Coronavirus ai pronto soccorso passati da 261 (112 a Desenzano, 73 a Gavardo e 76 a Manerbio) a 203 (79 a Desenzano, 55 a Gavardo e 69 a Manerbio) e soprattutto dell’indice di positività rilevato dall’analisi dei tamponi che sorprendentemente compie un balzo all’indietro passando dal 25,19 per cento di marzo ad un 20,31, rilevato sul campione di 5,056 tamponi processati ad aprile e che ricorda quello del mese di dicembre. «Anche questo dato dimostra che i sacrifici fatti tutti insieme stanno raggiungendo lo scopo - ha proseguito l’operatore -. Il virus inizia a circolare meno sul territorio e tra le persone, adesso è importante non abbassare la guardia perché si rischierebbe solo di vanificare tanti sforzi». Intanto Asst Garda procede nella campagna di vaccinazione: ad oggi sono 41.158 le dosi somministrate e 13,610 i cittadini che hanno completato il ciclo vaccinale. Mercoledì e giovedì si sono presentati agli hub 686 cittadini over 80 sprovvisti di prenotazione. •.

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