FRANCIACORTA: INSEGUIMENTO

Fugge per 30 chilometri con patente scaduta, poi lascia i domiciliari per una pizza

La voglia di pizza è stata irresistibile per un arrestato ai domiciliari
La voglia di pizza è stata irresistibile per un arrestato ai domiciliari
La voglia di pizza è stata irresistibile per un arrestato ai domiciliari
La voglia di pizza è stata irresistibile per un arrestato ai domiciliari

La pizza è sempre la pizza, con fascino e gusto intramontabili. Ma anche gli arresti domiciliari sono sempre i domiciliari, con fascino e sapore ben diversi, sostanzialmente antitetici. E quando si è ai domiciliari il prelibatisismo piatto andrebbe consumato all’interno delle mura domestiche. Specialmente se poco prima sono stati impegnati carabinieri e polizia locale in un inseguimento di 30 chilometri. Tra i vigneti della Franciacorta, alla fine la protagonista è stata una pizza. Prima, però i motori. E prima ancora, a quanto pare una patente scaduta e il timore che il controllo della Locale, in un comune della Franciacorta nel territorio della compagnia dei carabinieri di Gardone Valtrompia, potesse avere gravi ripercussioni nei suoi confronti. Quando l’uomo oggetto del controllo si è accorto d’avere la patente scaduta ha deciso di fuggire, ma il tentativo è stato notato dalla Locale.
L’inseguimento si è snodato tra le colline di Monticelli, Passirano e Cazzago. Alla fine sono stati i carabinieri, arrivati in aiuto della Locale, a fermarlo e ad arrestarlo ai domiciliari con l’accusa di resistenza. Una situazione non gravissima, ma certamente peggiore rispetto a quella che si sarebbe verificata se si fosse limitato a mostrare la patente scaduta. In attesa della direttissima, prevista per ieri mattina, all’uomo non è rimasto che entrare in casa per trascorrere la notte. In realtà sarebbe rimasto, perchè la fame e la voglia di pizza a un certo punto hanno avuto il sopravvento. E a quel punto la patente non è stata necessaria. Ha inforcato la bicicletta ed è andato in pizzeria, non è dato sapere se per una margherita o una capricciosa. La certezza, invece riguarda altro: il controllo dei carabinieri. Secondo quanto prevede la legge la pattuglia è passata dall’abitazione e non ha trovato il destinatario della misura cautelare. Si è fermata ad aspettare e poco dopo, l’uomo è comparso; era in bici, stava con ogni probabilità digerendo quello che, più o meno, è il piatto italiano più famoso al mondo. L’hanno fatto rientrare in casa, stavolta per rimanerci fino alla convalida e alla direttissima di ieri mattina. Il giudice ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Una limitazione della libertà quindi, ma che non impedirà al fuggitivo di concedersi una pizza e soprattutto di fare in modo che la patente non sia più scaduta. Poi ci sarà il processo con l’accusa di resistenza, per la fuga che si è protratta per 30 chilometri, in Franciacorta. Ma quando questo avverrà la pizza ai, quasi, domiciliari, sarà un ricordo. E altrettanto saranno la decisione di non fermarsi al controllo della Locale nonostante la patente fosse scaduta. •. M.P.

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