Il centro sociosanitario fa più ricco il territorio. Da novembre i lavori

di Silvia Avigo
Nel centro sociosanitario  troveranno posto anche una struttura per la cura della depressione e una di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza
Nel centro sociosanitario troveranno posto anche una struttura per la cura della depressione e una di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza
Nel centro sociosanitario  troveranno posto anche una struttura per la cura della depressione e una di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza
Nel centro sociosanitario troveranno posto anche una struttura per la cura della depressione e una di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza

Non poteva che essere stipulata nello splendido scenario della sala Gino Benedetti del castello di Desenzano la convenzione tra Asst del Garda e la Fondazione Renato e Damiana Onlus per la realizzazione del Centro socio sanitario polifunzionale. I cantieri apriranno a novembre e i lavori dovrebbero chiudersi entro 17 mesi. La nuova ed innovativa struttura, punto di riferimento per tutto il Basso Garda, oltre a ricollocare tutti i servizi che oggi si trovano nel Complesso commerciale Le Vele, amplierà l’offerta sanitaria collocando nuovi servizi ed attività con vocazione territoriale attraverso l’uso di innovative tecnologie per programmi di assistenza alla persona. L’edificio verrà costruito sul terreno di via Mezzocolle (di proprietà dell’Azienda ospedaliera), occuperà una superficie di 2576 metri quadri tutti sviluppati su un unico piano. All’interno dell’edificio, diviso in blocchi collegati tra loro da un unico percorso verranno collocati il centro di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza che disporrà di 16 locali tra cui un’area di osservazione su uno spazio di 342 metri quadri, il consultorio familiare (13 locali su 353 metri quadri), il centro vaccinale (11 spazi su 180 mq) il centro servizi (di 270 mq) l’open space da 60 mq, il polo formativo aziendale, la zona per le attività formative convegni ed eventi di 425 mq con sala riunioni, aula multifunzione, 2 laboratori e sala conferenze e l’area ristoro. Tra le novità, il centro per la cura della depressione concepito come una villa con patio e contornato da zone acquatiche e boschive composto da 10 spazi su una superficie di 326 mq di cui 60 dedicati ai lavori di gruppo e il nucleo infermieristico di famiglia, una nuova e inedita futura sul territorio. «La Fondazione, abbracciando anche questo progetto in accordo con Asst Garda intende garantire interventi terapeutici multifunzionali mirati al benessere della persona sotto svariati profili - ha spiegato la rappresentante Lidia Venturini - la finalità non è rivolta solo al potenziamento dei servizi, ma soprattutto nell’entrare delicatamente nella sfera di chi è provato emotivamente dalla malattia e necessita di un’assistenza adeguata e dignitosa». Intitolato alla psicologa Damiana Abrami, il centro avrà un costo complessivo che si aggira intorno a 7 milioni di euro, a seguire la trattativa in tutto il suo percorso sono stati l’avvocato Dario Meini dello studio legale GFT di Brescia per Asst del Garda e lo studio legale Belli di Parma per la Fondazione. Alla stipula del contratto hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Casa e Housing Sociale Alessandro Mattinzoli e il sindaco di Desenzano Guido Malinverno che ha dichiarato: «Il centro è un regalo per tutto il territorio, mi impegno ad accelerare i tempi e senza intoppi per permetterne la realizzazione nei tempi previsti». «È con immensa gratitudine che sottoscriviamo questa nuova convenzione con la Fondazione che ha già permesso la realizzazione del centro oncologico di Manerbio - ha dichiarato il direttore generale Carmelo Scarcella - La sua realizzazione rappresenta una grande opportunità di riqualificazione e potenziamento dei servizi offerti. La Fondazione ha manifestato l’intenzione di realizzare completamente a proprie spese il nuovo edificio, seguendo direttamente tutte le fasi di progettazione e fornendo tutti i beni e attrezzature necessari al suo funzionamento, compreso l’arruolamento del personale».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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