Imad, il nuovo cittadino italiano che adorava il calcio e il nipotino

Preseglie dall’altra notte è Imad El Harram, 19 anni, una delle 5 vittime del terribile incidente della scorsa notte a Rezzato. Origini marocchine, Imad era nato nel nostro Paese e lo scorso anno era diventato cittadino italiano al compimento della maggiore età: gli era stata conferita dal sindaco di Preseglie Aristo Andus. Il giovane aveva una grande passione che lo accompagnava da sempre: quella per lo sport nazionale italiano, il calcio. E coltivava questo suo amore per il pallone giocando con impegno in una squadra locale Imad El Harram abitava in una piccola frazione di Preseglie, Zernago, un borghetto che conta poco più di 20 abitanti. Viveva con la madre, padre, un fratello e una sorella. Di sorelle ne aveva altre 2: una vive nella Bassa Bresciana, a Quinzano; l’altra a Milano, dov’è sposata ed è mamma. Aveva quindi reso zio lo sfortunato Imad El Harram, che come tutti in famiglia aveva una predilezione per quel primo nipotino, per il quale purtroppo ha potuto bearsi solo per periodo troppo berve della sua vita. La famiglia di Imad aveva abitato prima a Capovalle per poi spostarsi a Preseglie una decina d’anni fa. E da lì un nuovo spostamento nella casa attuale, a Zernago, frazione di Preseglie, che sta sopra la vicina Barghe. Oggi la famiglia El Harram vive in condizioni economiche abbastanza precarie e in un’abitazione piuttosto modesta. Ma questo non pregiudica certo la dignità del dolore che la famiglia ora sta vivendo. Nella serata di ieri i componenti delle 3 famiglie di etnia marocchina, oggi unite in una sofferenza devastante, hanno raggiunto insieme Gavardo, dove si trovano le salme dei loro 3 figli Imad, Salah e ancora Imad, per la tradizionale preghiera musulmana prevista per chi muore, la preghiera del «saluto al defunto». E Preseglie tutta prega per quel ragazzo appassionato di calcio che adorava il calcio. •. M.Pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA