Indiani atterrati a Orio «I bresciani stanno bene»

«Stanno tutti bene e non sono tra i positivi i bresciani di origine indiana che erano sull’areo sbarcato a Orio»: lo garantisce Gurmail Multani, esponente della comunità dei Sikh che fa riferimento al tempio di via Industriale, in città. Multani spiega di aver telefonato ieri «ai nostri concittadini per sapere delle loro condizioni di salute e mi hanno detto che loro non sono positivi, non hanno sintomi e che faranno la quarantena nel Covid hotel dove li hanno messi a Bergamo e poi torneranno a Brescia città, dove abitano e lavorano. Sono circa una decina di persone, non ci sono bambini e c’è qualche donna; non tutti parlano bene l’italiano quindi faccio da tramite, anche perché si sentono un po’ spaventati e sono preoccupati per le procedure». Questo gruppo di persone era tra i 129 passeggeri dell’areo atterrato la sera del 4 maggio a Orio al Serio e proveniente dall’India. Al loro arrivo hanno dovuto sottoporsi al test rapido dal quale sono usciti, appunto, i risultati dei casi di positività, che non coinvolgono i bresciani. Positività ieri confermata: «I sei passeggeri del volo proveniente dall’India lunedì scorso e atterrato nello scalo bergamasco di Orio al Serio risultati positivi al test antigenico, sono risultati positivi anche al test molecolare. Pertanto i tamponi sono stati immediatamente inviati all’ospedale Sacco di Milano per il sequenziamento dell’Rna al fine di individuare la variante. I risultati sono attesi per giovedì o venerdì»; questa la nota emessa ieri da Ats Bergamo, precisando appunto che «i sei passeggeri sono attualmente sottoposti a quarantena presso un Covid Hotel». Nelle scorse settimane era cresciuta l’apprensione tra la comunità indiana sia per ciò che sta succedendo nel paese natio, quindi per parenti e amici che vi abitano e con i quali mantengono i contatti, sia per la variante indiana e le sue possibili criticità. E non sono certo poche le persone che sono state toccate da questi pensieri nel nostro territorio, dove, secondo il 29° rapporto Immigrazione della Fondazione Migrantes, al primo gennaio 2020 la comunità indiana (il riferimento è, come sempre, ai titolari di permesso di soggiorno, quindi il dato è sempre sottostimato rispetto al reale che include invece pure persone non in regola con i documenti) risultava essere la seconda per consistenza numerica, con una percentuale dell’ 11,3 per cento sulla totale presenza di immigrati (quindi subito dopo la comunità albanese che è in testa alla classifica del Bresciano e precedendo di un punto la rappresentanza marocchina). •. I.Pan. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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