TRIBUNALE

La denuncia: «Violentata da Balotelli». La difesa: «No, tentata estorsione»

Discussione nell’udienza sull’opposizione all’archiviazione
Mario Balotelli
Mario Balotelli
Mario Balotelli
Mario Balotelli

•• Sono stati 35 minuti intensi anche solo per quanto si è potuto cogliere dall’esterno dell’aula del gup, rigorosamente a porte chiuse per l’udienza d’opposizione all’archiviazione dell’indagine su Mario Balotelli, accusato di violenza sessuale nei confronti di una giovane vicentina minorenne all’epoca dei fatti. La denuncia della ragazza era stata presentata dopo che il calciatore bresciano ora in forza al Monza aveva denunciato lei e l’allora avvocato della giovane con l’accusa di tentata estorsione, con una richiesta di 100mila euro per il «silenzio» sulla vicenda. Gli atti relativi alla presunta violenza sessuale di cui è accusato Balotelli erano stati trasmessi a Brescia e la procura ha chiesto l’archiviazione, ma la giovane, attraverso l’attuale legale, Elisa Romeo, si è opposta. E ieri mattina è stata discussa l’udienza d’opposizione, con il giudice che al termine si è riservato. «Ci crediamo, siamo convinti - ha detto al termine l’avvocato Romeo - che la ragazza abbia subito violenza sessuale. Abbiamo depositato una consulenza tecnica psicologica, un lavoro sulla compatibilità dei comportamenti dei della ragazza con la violenza, ed emerge coerenza. Ed è gravissimo che a Brescia non sia stato svolto nessun tipo d’accertamento, solamente l’acquisizione del fascicolo di Vicenza. Abbiamo chiesto che se non verrà disposta l’imputazione coatta, che vengano sentite lei e le persone con cui si era confidata. La denuncia è stata depositata un po’ di tempo dopo il fatto perchè solo allora la giovane ha preso consapevolezza di quanto le era successo». Mario Balotelli in questa vicenda è assistito dagli avvocati Francesca Coppi e Alessandro Moscatelli. Conclusa l’udienza, rispondendo ai cronisti, i legali hanno spiegato: «Abbiamo depositato una memoria corposa. C’era poco da aggiungere». Di certo quel poco, a tratti, è stato aggiunto in modo convinto. Hanno quindi proseguito i legali del calciatore: «Si è trattato di un tentativo di estorsione, la ragazza non è mai stata abusata». In quanto alle indagini «sono state fatte immediatamente e brillantemente dalla procura di Vicenza che ha sentito a sommarie informazioni tutte le persone interessate con una velocità veramente encomiabile, perchè in queste situazioni se non si battono i tempi...Quindi, che altre indagini doveva fare il pubblico ministero di Brescia? Per fortuna la procura di Vicenza aveva fatto tutto quello che doveva essere fatto. Non ci poteva essere una duplicazione. La prova regina sono le conversazioni e le intercettazioni che dimostrano come sia stato messo a tavolino un disegno per incastrare Balotelli. Questo è un caso di scuola». I legali, sempre su sollecitazione dei cronisti si sono anche soffermati sulla situazione in cui si trova la ragazza. «È una situazione molto delicata - hanno detto -, si tratta pur sempre una ragazza che all’epoca aveva 16 anni, certamente uno strumento in mano degli adulti. La cosa che dispiace molto che il protagonista di questa vicenda è un uomo che indossa la toga». In quanto a Balotelli, è «molto sereno perchè ritiene di non aver commesso alcun tipo di reato. Non ha tirato fuori una lira perchè da cittadino corretto ha ritenuto d’essere oggetto di un tentativo d’estorsione. Non ha accettato nemmeno la richiesta di 30mila euro, sarebbe stata una sorta d’ammissione. C’è stata una conversazione in whatsapp in cui lei dice “Io ero consenziente“». •. M.P.

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