La palestra è aperta ma non nel rispetto delle regole: 2 multe

Nonostante i divieti, la palestra Nikòs di via Marconi a Desenzano sarebbe rimasta aperta lo stesso, e per settimane, proponendo allenamenti personali ad alcuni degli iscritti più fedeli: la circostanza è stata smascherata un paio di giorni fa dagli agenti del Commissariato di Polizia, intervenuti a seguito di varie segnalazioni arrivate agli uffici del comando di via Dante. Arrivati sul posto, i poliziotti hanno trovato due persone che si stavano allenando all’interno della palestra, il titolare e un atleta: sono stati entrambi multati (400 euro a testa) per violazione delle norme anti-Covid previste dal Dpcm. Con grande umanità, gli agenti si sono mostrati quasi dispiaciuti, ma non hanno potuto fare altrimenti perché la legge è la legge. Il decreto, ricordiamo, prevede infatti la sospensione fino a nuovo ordine di ogni attività di palestre, piscine e centri natatori, centri benessere e centri termali, salvo per l’erogazione di prestazioni di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche o per l’allenamento di atleti (professionisti e non) purché debbano partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale dal Coni o dal Cip. Non era così per la palestra di Desenzano, che avrebbe consentito l’allenamento di atleti che appunto non rientravano tra le eccezioni previste dal Governo: seppure a porte chiuse e nel rispetto delle altre normative vigenti, la multa è stata inevitabile. La palestra, fa sapere la Questura in una nota, dall’esterno appariva chiusa, con le insegne spente: ma gli iscritti vi potevano accedere, per allenarsi, facendosi riconoscere con una bussata «in codice» alla porta d’ingresso. Dalle palestre alle piscine, in tutta la provincia (con particolare attenzione al capoluogo) la Polizia annuncia ulteriori controlli per verificare il rispetto delle chiusure previste dalla norma. •. A.Gat.

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