La Rosa Camuna?
In Regione la «impose»
Sandro Fontana

di Giuseppe Spatola
La Rosa Camuna da ieri è la bandiera  della Regione Lombardia
La Rosa Camuna da ieri è la bandiera della Regione Lombardia
La Rosa Camuna da ieri è la bandiera  della Regione Lombardia
La Rosa Camuna da ieri è la bandiera della Regione Lombardia

Da Sandro Fontana ad Attilio Fontana: 40 anni di politica regionale con la Rosa Camuna come unico filo conduttore. Sì, perché l’iter avviato da Sandro Fontana, primo assessore lombardo alla Cultura, si è concluso ieri in Regione. La Rosa Camuna è stata adottata all’unanimità dal Consiglio regionale come bandiera della Regione. Fu il politico bresciano negli anni ’70 a promuoverla quale simbolo per l’istituzione lombarda «appena nata». Ed ora l’incisione rupestre è stata scelta come simbolo ufficiale da far sventolare sulle sedi istituzionali accanto al tricolore. «Nei primi anni Settanta Sandro Fontana diede vita ad una commissione di studiosi capeggiata da Bruno Munari che individuò nella Rosa Camuna il simbolo atto a rappresentare l’intera regione - ha spiegato in una nota il vice presidente dell’Associazione culturale Popolarismo europeo Gabriele Zanolini-. Il quadrifoglio camuno uscì per la prima volta dalle grotte delle incisioni rupestri della Valcamonica bresciana e venne dipinto verde su bianco. Dopo esami e analisi di diversi studi, la Rosa Quadriloba, incisa su numerose pietre preistoriche della Valcamonica, si impose su altri segni grafici». Alla fine Sandro Fontana vinse e nella giunta dell’agosto 1974, la Regione approvò il nuovo gonfalone della Lombardia. «Questo segno – dirà Sandro Fontana – è stato scelto come punto di partenza e come simbolo delle caratteristiche più importanti della regione Lombardia, per segnare la capacità di dare ed avere, come luogo di passaggio e di incontro, terra del gotico, dei castelli, dell’industria, del commercio, delle culture foraggere e degli allevamenti. Rispetto a tante altre proposte e ipotesi è rimasta, unanime, condivisa da tutti l’idea di porre la Rosa Camuna come segno di tutta la storia lombarda». Soddisfazione per l’adozione della Rosa Camuna come bandiera regionale è stata espressa dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. «La Rosa camuna è già simbolo e gonfalone sin dalla fine della prima legislatura regionale e viene associata come forma di riconoscimento della nostra Regione da tutti, in Italia e nel mondo», è il commento dell'assessore regionale alla Cultura Stefano Galli, intervenuto a conclusione del dibattito. «ANCHE SE a Gianfranco Miglio ricordava la manopola di un servizio idrosanitario - ha detto ancora il responsabile della Cultura di Palazzo Lombardia -, la Rosa Camuna è sofisticata e deriva dalla sovrapposizione dell'incisione rupestre con l'Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci. Questo simbolo, così armonizzato, racchiude l'essenza delle tradizioni civiche della nostra regione: l'incisione rupestre - quando a Roma non c'era ancora la gens italica, i Camuni c'erano già e incidevano le pietre - che rappresenta l'ancoraggio alla storia più remota e la sensibilità verso la cultura universale della scienza e della tecnica, il primato dell'innovazione tecnologica e la propensione verso il futuro rappresentata dal genio leonardesco. Tradizione e modernità sono l'essenza della cultura e trovano una sintesi in questo simbolo». E anche il consigliere camuno della Lega, Francesco Ghiroldi, si è detto orgoglioso: «In Val Camonica – ha affermato – la Rosa Camuna è riprodotta su circa 100 siti tra le oltre 300mila incisioni, è un simbolo solare ricorrente che contraddistingue una civiltà». • Giuseppe.spatola@bresciaoggi.it

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