Laura Ziliani soffocata in casa e poi sepolta in riva al fiume

di Paolo Cittadini
Il corpo della donna venne rinvenuto in riva al fiume lo scorso 8 agosto: per questo delitto sono in carcere due delle tre figlie di Laura Ziliani e il fidanzato di una di loroLaura Ziliani: l’ex vigilessa aveva 55 anni
Il corpo della donna venne rinvenuto in riva al fiume lo scorso 8 agosto: per questo delitto sono in carcere due delle tre figlie di Laura Ziliani e il fidanzato di una di loroLaura Ziliani: l’ex vigilessa aveva 55 anni
Il corpo della donna venne rinvenuto in riva al fiume lo scorso 8 agosto: per questo delitto sono in carcere due delle tre figlie di Laura Ziliani e il fidanzato di una di loroLaura Ziliani: l’ex vigilessa aveva 55 anni
Il corpo della donna venne rinvenuto in riva al fiume lo scorso 8 agosto: per questo delitto sono in carcere due delle tre figlie di Laura Ziliani e il fidanzato di una di loroLaura Ziliani: l’ex vigilessa aveva 55 anni

Soffocata, forse con un cuscino, dopo essere stata stordita con un «composto benzodiazepinico avente azione ansiolitica e ipnoinduttrice», e quindi sepolta lungo le rive dell’Oglio a Temù poco distante da dove il suo corpo era stato recuperato lo scorso 8 agosto a distanza di alcuni mesi dalla sua scomparsa. È questo quello che emerge dalla relazione dell’autopsia eseguita del medico legale Andrea Verzeletti sul cadavere di Laura Ziliani, la 55enne ex vigilessa a Temù e dipendente del Comune di Roncadelle, scomparsa la mattina dell’8 maggio del 2021 a Temù dove aveva vissuto per diverso tempo e dove spesso tornava per riassaporare la montagna che tanto amava. Per il medico legale, le conclusioni dell’esame autoptico sono state depositate nelle scorse ore, Laura Ziliani non si è tolta la vita né sarebbe stata stroncata da un malore. La donna sarebbe invece stata uccisa. Per la procura di Brescia i responsabili, l’accusa nei loro confronti è di omicidio volontario e occultamento di cadavere, sarebbero due delle tre figlie della 55enne, Paola e Silvia Zani di 19 e 27 anni, e Mirto Milani, il fidanzato 27enne della più grande delle due. Dallo scorso settembre i tre sono in carcere e fino ad ora hanno scelto di non rispondere alle domande degli inquirenti per i quali avrebbero commesso il delitto per motivi economici. Davanti agli esiti dell’autopsia, la procura potrebbe a breve chiudere le indagini. Nei prossimi giorni, al termine degli ultimi accertamenti, potrebbe essere concesso il nulla osta per la sepoltura Secondo la relazione del medico legale Laura Ziliani non sarebbe stata soffocata in maniera violenta. A escluderlo sarebbe l’assenza di fratture a mascella e mandibola. Secondo gli investigatori la donna sarebbe stata resa inoffensiva con il bromazepen, la quantità rintracciata nel corso dell’esame tossicologico eseguito dopo il ritrovamento del corpo non avrebbe potuto ucciderla, e quindi uccisa tra il 7 e 8 maggio prima di essere seppellita lungo l’Oglio. Il corpo, ritrovato in condizioni tutto sommato «buone» nonostante sia rimasto per mesi sotto terra, sarebbe poi stato riportato in superficie dalla piena del fiume. A incastrare i tre presunti responsabili arrestati dai carabinieri ci sarebbero intercettazioni e depistaggi (il ritrovamento delle scarpe della donna a settimane di distanza dalla scomparsa in due punti differenti) oltre a tutta una serie di contraddizioni emerse nel racconto delle figlie che il giorno in cui la madre svanì nel nulla erano con lei nella casa diTemù.•.

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