«Le unioni civili a Brescia?
Un bene per la collettività»

Matteo Tedoldi al caffè «Estratto» di corso Martiri della Libertà 36
Matteo Tedoldi al caffè «Estratto» di corso Martiri della Libertà 36
Matteo Tedoldi al caffè «Estratto» di corso Martiri della Libertà 36
Matteo Tedoldi al caffè «Estratto» di corso Martiri della Libertà 36

Matteo Tedoldi, 33 anni, cuoco, sfoglia Bresciaoggi al caffè «Estratto» di corso Martiri della Libertà 36 e commenta le notizie del giorno.

Il sindaco ha celebrato in Broletto la prima unione civile della città. Il suo parere in merito?

«Avendo molti amici omosessuali ho percepito spesso il bisogno di alcune coppie di ottenere una tutela legislativa e anche la stanchezza di doversi sempre recare all'estero per vedere riconosciuta la loro relazione. È quindi un evento positivo per la storia di Brescia e per tutti i cittadini, perché l'estensione dei diritti è un beneficio per l'intera collettività».

Verde pubblico in città e qualità della vita: i florovivaisti bresciani ne hanno discusso in Loggia.

«Trovo molto utile suscitare un dibattito sul tema, coinvolgendo non solo i professionisti del settore ma anche quanti vivono gli spazi urbani. La relazione tra vegetazione pro capite e maggiore beneficio socio-economico è innegabile: chiunque preferisce essere circondato da alberi piuttosto che da cemento. Su questo fronte l'amministrazione dovrebbe però lavorare di più, ampliando le zone adibite a parco, recuperando gli spazi incolti e incentivando la popolazione a frequentare i giardini».

Tassa di ingresso al parco per i non residenti. Il Comune di Castelmella criticato persino da Amnesty International.

«Non è giusto dover pagare per usufruire di un bene pubblico solitamente gratuito. La decisione della Giunta è sbagliata, ma lo è altrettanto l'intervento di Amnesty, perché pur trattandosi di una discriminazione sono convinto sia eccessivo considerarla una violazione dei diritti umani».D.VIT.

Suggerimenti