Lo struggente capolavoro di Bergomi al Vantiniano: il ricordo delle vittime di Covid

di Redazione web
Il vescovo di Brescia all'inaugurazione nel pomeriggio: «Mai dimenticare, la memoria sa renderci uniti». E in serata, il suono delle campane in tutti i paesi di Brescia
La scultura in memoria delle vittime del Covid: Brescia, 18 marzo 2023 Only Crew Filippo Venezia

Oggi nella giornata dedicata al ricordo e alla memoria delle vittime del Covid 19 è stato inaugurato un capolavoro: un'opera di grande originalità e potenza espressiva. Perché come aveva preannunciato il sindaco Emilio Del Bono era giusto «ricordare con una certa solennità questo momento». Lo scultore Giuseppe Bergomi, uno degli artisti bresciani più affermati a livello internazionale, è l’autore del monumento dedicato alle vittime del Covid collocato lungo il viale di accesso principale del cimitero Vantiniano.  Un'opera di altissima qualità ed enorme impatto emotivo, che sarà possibile non solo guardare ma anche toccare.

Presente all'anteprima il sottosegretario del ministero alla Cultura Vittorio Sgarbi, che da anni ammira l'opera dell'artista. Bergomi ha ritratto alcune persone a lui legate, a capo chino, nude e indifese, a simboleggiare la solitudine degli esseri umani di fronte alle avversità, di fronte alla potenza della pandemia, di eventi inaspettati che seminano sofferenza e lutti. Una delle ispirazioni dell'autore è stata quella delle figure de La Cacciata dei progenitori dall'Eden, affresco di Masaccio nella decorazione della Cappella Brancacci che si trova dentro la chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze.

Nel pomeriggio si è svolta  l’inaugurazione ufficiale del monumento alla presenza del  sindaco di Brescia Emilio Del Bono, dell'assessore  Valter Muchetti, del  vescovo monsignor Pierantonio Tremolada e del rettore dell’Università degli Studi di Brescia Francesco Castelli.  

Tremolada: «Mai dimenticare, la memoria sa renderci uniti»

«Perché il ricordo di quanto accaduto ci rende uniti. Perché la memoria è un grande abbraccio carico di affetto e di riconoscenza», è il pensiero commosso del vescovo Pierantonio Tremolada in occasione della seconda cerimonia di inaugurazione dell’opera e aperta a tutta la cittadinanza. Un pensiero che va a ritroso nel tempo, per ripercorrere i due momenti più toccanti per il presule: «Quel venerdì, nella prima ondata pandemica, quando con la reliquia delle Sante Croci ho percorso le vie di una città deserta e immersa nel silenzio, e durante la sepoltura delle tantissime urne dei nostri cari. Lì, in quei momenti così duri, i volti c'erano; erano i visi e gli sguardi dei familiari di chi non c’era più. Non li conoscevo personalmente ma eravamo uniti nello stesso abbraccio. Ed è quanto la memoria ci consente: fare nostri gli affetti altrui attraverso gli sguardi e i volti dei loro cari. Per questo sono giorni che non possiamo e non vogliamo dimenticare, affinché non siano un macigno sul cuore ma che rappresentino quel grande abbraccio carico di amore e di gratitudine».

«Vogliamo far riflettere la città sull’importanza della “non rimozione”: in Lombardia oltre 45.000 vittime»

Cacciata dal Paradiso: la scultura

Il monumento in memoria delle vittime del Covid-19, realizzato dal maestro Bergomi, ha avuto un costo di 90.000 euro, 50.000 dei quali sono stati donati dalla Fondazione Asm. Il costo complessivo si è attestato a 100.000 euro se si aggiunge la realizzazione del giardino. «Quest’opera ci restituisce anche una tradizione: rinnovare il patrimonio della città - aveva detto Del Bono -. Un monumento, un dono legato a un momento indelebile per i bresciani».

Dopo lo svelamento della scultura, è stata deposta una corona ed è stato  osservato un momento di raccoglimento. La cerimonia  si è conclusa con la benedizione del vescovo Tremolada e con l’esecuzione di musiche da parte della Banda cittadina di Brescia Isidoro Capitanio. Il faro del Vantiniano, le palazzine di ingresso al cimitero e la cancellata  sono state  illuminate con il tricolore

L'entrata del Vantiniano illuminata con il Tricolore
L'entrata del Vantiniano illuminata con il Tricolore

«Vogliamo far riflettere la città sull’importanza della “non rimozione” - ha spiegato nei giorni scorsi Del Bono -. Noi non abbiamo fino in fondo elaborato il lutto. Stiamo parlando in Lombardia di oltre 45.000 vittime, di cui una parte importante proveniente dalle province bresciana e bergamasca».

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