L’INTERVENTO

Loggia 2023, Manzoni: «Al fianco di Castelletti per il futuro della città»

di Mauro Zappa
L’assessore alla Mobilità si dice disponibile per la carica di vicesindaco. «Un tandem che renderebbe più evidente il successo di due tra le principali iniziative degli ultimi anni»
Federico Manzoni e Laura Castelletti
Federico Manzoni e Laura Castelletti
Federico Manzoni e Laura Castelletti
Federico Manzoni e Laura Castelletti

Il Pd selezionerà a breve il nome del candidato alla carica di vice sindaco, scelta ala quale «intendo concorrere mettendo in campo la mia disponibilità, e lo affermo nella convinzione che il tandem formato da Laura Castelletti e da me sarebbe il più spendibile e vincente in chiave elettorale e di futuro governo della città». Così l’assessore alla mobilità del Comune di Brescia, Federico Manzoni: e le ragioni per cui un ticket così composto avrebbe a suo dire più ragioni d’essere rispetto ad uno comprendente Valter Muchetti, le illustra così: «Sarebbe il più complementare per le diverse culture rappresentate», il più omogeneo «dal punto di vista delle attitudini personali», e il migliore sotto il profilo dell’amalgama anagrafica, quest’ultimo fattore importante per «porsi verso la città in un’ottica che responsabilizzi non soltanto differenti colori e stili, ma diverse generazioni».

Un tandem siffatto sarebbe in sintesi quello «capace di rendere più evidente all’esterno il successo di due tra le iniziative messe in campo nei dieci anni del mandato di Del Bono», vale a dire «il salto fatto in avanti dalla città per ciò che concerne la sua attrattività culturale e turistica», farina del sacco Castelletti, e «il filone di lavoro inerente ai temi di una mobilità sostenibile a favore dei quali gli investimenti nel prossimo decennio incuberanno un milione di euro», farina del suo sacco. Dunque Federico Manzoni scioglie la riserva e si dice pronto ad affrontare un’altra battaglia, dopo che la precedente si è conclusa non con l’esito da lui sperato. Lo fa dopo un lungo periodo di silenzio, da non interpretarsi come «disimpegno, arrendevolezza o mancanza di attivismo», ma come «rispetto per la fase importante che stiamo per affrontare», quest’ultima da intendersi come la campagna elettorale per le regionali.

Ciò detto, Manzoni esprime due concetti, non da tutti dati per scontati. Il primo: «Il sostegno da parte mia, forte e deciso, alla scelta di Laura Castelletti come candidata sindaco, opzione che il Pd e la coalizione di centrosinistra hanno adottato nel solco tracciato da Del Bono, cioè fare in modo che al termine del suo mandato la continuità di buon governo non venisse meno». L’altro: «La stima che ho nei confronti di Laura da quando presiedeva i lavori del consiglio comunale, consolidatasi nel tempo». In merito alla modalità e alla tempistica relative all’ufficializzazione da parte del Pd del nome prescelto per affiancare Castelletti, Manzoni non nutre dubbi: «Il tandem va dispiegato nella fase di avvicinamento alle elezioni, non all’indomani del primo turno».

La decisione «è ragionevole pensare che passi dall’assemblea cittadina del partito, meno ragionevole è immaginare che venga presa ad urne per le regionale chiuse da una manciata di ore, non certo il momento più appropriato». Il riferimento è all’ipotesi che l’organismo presieduto da Piergiuseppe Caldana possa essere convocato il 13 febbraio, ufficialmente per analizzare a caldo i risultati elettorali. Con il rischio però di assistere ad una conta a sorpresa per deliberare il secondo passeggero del tandem. E se l’assemblea virasse infine su Muchetti? «Confido che non si debba ragionare su altre opzioni, sono fiducioso che le ragioni di opportunità che ho espresso possano trovare conferma». E in merito al fatto che Italia Viva non sia seduta oggi al tavolo della coalizione, peraltro la sola forza politica ad esprimere settimane fa la propria preferenza sul nome di Manzoni come candidato sindaco, l’assessore si limita a segnalare: «Spero che si verifichino le condizioni perché possa ritornare a confrontarsi con gli altri partiti del centrosinistra, mi farò parte attiva perché ciò possa accadere».•

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