Look creativi e stoffe
pregiate. È la moda
griffata Gruppo Foppa

di Jacopo Manessi
Un look vertiginoso in passerellaIl Palabrescia ha fatto da suggestiva coreografia alla sfilata di duecento abiti FOTOLIVE/FABRIZIO CATTINA La« Serata della moda» ha strizzato l’occhio anche al passato
Un look vertiginoso in passerellaIl Palabrescia ha fatto da suggestiva coreografia alla sfilata di duecento abiti FOTOLIVE/FABRIZIO CATTINA La« Serata della moda» ha strizzato l’occhio anche al passato
Scuola in passerella (Fotolive)

Giubbetti e giacche aperti, gonnelline floreali svolazzanti, minimalismo da nuovo millennio. La contemporaneità si sposa con l'ancien règime modaiolo: stoffe pregiate, look sfarzosi, l'opulenza tradotta in abito. Che sembra di stare in piena Inghilterra Vittoriana o nello sconfinato ottimismo della corte napoleonica. E invece è il Palabrescia, in una notte di Primavera di Vivaldi – la colonna sonora d'apertura. Glamour e passerelle, in stile milanese: la «Serata della Moda» del Gruppo Foppa ha fatto il pienone. Di pubblico e ospiti illustri – tra cui gli assessori regionali Valentina Aprea e Mauro Parolini, l'assessore all'istruzione del Comune di Brescia, Roberta Morelli, il rettore dell'Università degli Studi di Brescia, Maurizio Tira, il presidente del Brescia Calcio Alessandro Triboldi. E tanti altri ancora. Accolti in via San Zeno dal meglio della produzione bresciana in fatto di stile. Bellezza dell'appuntamento: gli studenti factotum. Artisti, stilisti, modelli, presentatori: un coinvolgimento complessivo di 1500 ragazzi tra Cfp Lonati, Liceo Artistico Foppa e Its Machina Lonati. E l'applausometro va in tilt già dalle prime battute, con amici e genitori a godersi lo spettacolo comodi in tribuna, orgogliosi dei figlioli. Sul palco un'offerta ricchissima, composta da almeno 200 abiti, foggiati su 9 differenti sezioni tematiche, approfondite e restituite sotto forma di prodigi della macchina da cucire. Tra speaker improvvisati, indossatori più o meno a loro agio, aria condizionata a mille – sì, il paragone con le più alte scene mondiali regge anche in questo campo –, la parata scorre che è un piacere. Riferimenti temporali? Vari, provocanti, post-moderni, esotici. Ci sono le collaborazioni con un'università thailandese – la materia è il design del gioiello –, ma anche l'inchino al '700 veneziano, con l'ispirazione a Canaletto e il tema dell'acqua, gli influssi cinesi e la riflessione sulla funzione della moda.

NEL MEZZO le provocazioni: cortocircuiti punk, deviazioni psichedeliche, proposte geometriche, tra tempo, spazio e mente. Eleganza e sportività, pura filosofia estetica. Con parola anche agli ospiti illustri. Roberta Morelli ha lo sguardo soddisfatto: «Credevo, lo scorso anno, di avere già visto il meglio, quest'anno invece vi siete superati. Il matrimonio tra creatività e professionalità è pienamente riuscito. Bravi!». Giovanni Lodrini, amministratore delegato del Gruppo Foppa, lancia invece l'appello: «Sì, siamo affezionati a questo posto. Ma forse l'anno prossimo dovremo andare in piazza Vittoria...». Visto il pienone, richiesta legittima. Chi vivrà, vedrà. Con stile, ovviamente.

Suggerimenti