«Misure dure per chi non rispetta le regole»

«Non ci sono parole di fronte a questa tragica scia di sangue, ci appelliamo con forza alle istituzioni per chiedere nuovamente interventi urgenti e drastici». Lo dichiarano Feneal Uil – Filca Cisl – Fillea Cgil di Milano e Bergamo in una nota: «Questa volta l’aggravante è che Fabrizio Franzinelli ha perso la vita in un cantiere pubblico, il committente è il Consorzio Acqua Potabile, dove i controlli e le misure di sicurezza dovrebbero essere al livello più alto. Inoltre, Fabrizio era un capo squadra ed è morto soffocato in uno scavo di poca profondità con le paratie di sicurezza già rimosse. In attesa di accertamenti ci chiediamo come mai era dentro lo scavo senza le paratie di sicurezza?» aggiungono i sindacalisti edili. «La prevenzione resta la strada maestra per porre fine a questa strage, insieme a misure repressive per i datori di lavoro che non osservano la normativa sulla sicurezza. Il rafforzamento del personale per le ispezioni e l’introduzione di uno strumento come la Patente a punti farebbero da deterrente per tanti imprenditori senza scrupoli. Siamo vicini ai familiari del lavoratore e a loro servizio per qualunque bisogno».

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