VACCINI ANTI-COVID

Moratti: «Va garantita 1 dose a tutti i lombardi entro giugno»

Letizia Moratti alla conferenza Stato/Regioni
Letizia Moratti alla conferenza Stato/Regioni
Letizia Moratti alla conferenza Stato/Regioni
Letizia Moratti alla conferenza Stato/Regioni

«Garantire almeno una dose di vaccino a tutti i lombardi entro fine giugno. Letizia Moratti, assessore alla Sanità e vicepresidente della Regione Lombardia ha dichiarato che questo obiettivo è per lei fondamentale, «per evitare pressione sugli ospedali e soprattutto l'aumento dei decessi». Lo ha detto la vicepresidente  del Pirellone nel corso della conferenza Stato/Regioni cui hanno partecipato anche i ministri Maria Stella Gelmini e Roberto Speranza, il commissario appena nominato Francesco Paolo Figliuolo al posto di Domenico Arcuri e il nuovo capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

«Il nostro impegno oggi è di correre più veloci del virus cercare di anticiparlo. Ben consapevoli di lavorare per arrivare all'obiettivo finale della somministrazione di due dosi nel più breve tempo possibile, in un'ottica di sanità pubblica» ha detto la responsabile del settore in Regione.

La Moratti ha poi parlato del cambiamento della strategia. «Abbiamo già iniziato a somministrare i vaccini secondo una modalità reattiva, nelle aree di cintura di Bergamo e Brescia e proseguiremo con la provincia di Brescia, proprio come previsto dal piano nazionale». Oltre alla collaborazione tra sanità e Protezione civile per individuare punti di vaccinazione e accelerare la campagna di massa è necessario «avere a disposizione quanto più personale possibile, a partire dagli specializzandi». 

In conclusione si affaccia anche il tema dell'urgenza dell'erogazione di ristori, dei bonus baby sitter e l'attivazione dei congedi parentali. «È essenziale che le famiglie possano contare su un sostegno - ha detto -. Del resto, l'aumento dei casi positivi tra gli studenti non ci ha lasciato alternative alla chiusura delle scuole. Una scelta evidentemente dolorosa che comprendiamo possa aver creato un disagio a molte famiglie».





 

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