Palazzo Bargnani risorge e accoglie il Conservatorio

di Mimmo Varone
Palazzo Bargnani in via Matteotti è di proprietà del Broletto. Ora ospita gli archivi della «Vetrina» e quelli della Fondazione MIcheletti
Palazzo Bargnani in via Matteotti è di proprietà del Broletto. Ora ospita gli archivi della «Vetrina» e quelli della Fondazione MIcheletti
Palazzo Bargnani in via Matteotti è di proprietà del Broletto. Ora ospita gli archivi della «Vetrina» e quelli della Fondazione MIcheletti
Palazzo Bargnani in via Matteotti è di proprietà del Broletto. Ora ospita gli archivi della «Vetrina» e quelli della Fondazione MIcheletti

Palazzo Bargnani, già Martinengo Colleoni di Pianezza, sta per essere restaurato e restituito alla città nel 2023. Un accordo di programma che sarà firmato nei prossimi giorni da Samuele Alghisi, presidente della Provincia proprietaria dal 1925 dell’edificio seicentesco di corso Matteotti, e Giammatteo Rizzonelli, presidente del Conservatorio Luca Marenzio, ne avvierà il restauro per farne un distaccamento della scuola di alta formazione musicale che ormai sta stretta negli spazi (pur grandi) della ottocentesca ex elementare San Barnaba e dell’adiacente antico convento agostiniano in corso Magenta. Bisogna solo trovare i 4 milioni necessari alla realizzazione del progetto, ma non si parte da zero. L’anno scorso il Conservatorio bresciano ha avuto 400 richieste di iscrizione da tutto il mondo e «siamo riusciti ad accoglierne solo 150», dice Rizzonelli. Sono per lo più ragazzi giapponesi, cinesi e coreani che aspirano a studiare il «bel canto» italiano, ma non trovano posto. A PALAZZO Bargnani nasceranno i dipartimenti di Musica Antica, Jazz e Fiati per ampliare l’offerta. «Abbiamo in mente di offrire pacchetti da 10 mila euro comprensivi di corso, vitto e alloggio per un anno – spiega il presidente -, cosa impossibile per le più costose Roma, Milano e Venezia». Lo scopo dichiarato è «attrarre stranieri per vitalizzare un’altra parte della città e sfruttare la tradizione lirica italiana per competere con Vienna, Salisburgo, Londra e Parigi». Ma il progetto è più vasto. Coinvolge il liceo coreutico musicale e la sede del Luca Marenzio di Darfo, che lavorando in sinergia come accade in città con il Gambara daranno vita a un campus per completare l’offerta con summer school e masterclass in grado di attrarre studenti anche d’estate. C’è il problema che la sede di Darfo è comunale e ha bisogno di lavori di ampliamento e restauro. Ma Alghisi dice che sta pensando a un modo per aggirare l’ostacolo e intervenire. IL RUOLINO di marcia prevede in prima battuta di coinvolgere nell’Accordo di programma Loggia e Regione Lombardia. La quale Regione con l’assessore alla Cultura Stefano Galli è già pronta a «partecipare con un cofinanziamento al 50 per cento», annuncia Alghisi mentre mette sul piatto contatti già avviati con Associazione industriali e Fondazione Cariplo. E dal Ministero Rizzonelli spera che arrivi un altro milione. Insomma, i soldi non sarebbero un grosso problema. E l’impresa può anche contare su un progetto di ristrutturazione dell’ala nobile di parecchi anni fa, già passato al vaglio della Soprintendenza. Secondo l’accordo pronto per la firma, al Luca Marenzio andranno in uso esclusivo 1.412 metri quadrati. Il Conservatorio avrà al piano terra la galleria espositiva di strumenti antichi (294 metri quadri), al primo piano ammezzato una segreteria didattica e servizi (190), al primo piano le aule del dipartimento Musica antica (360), al secondo quelle del dipartimento Jazz e Fiati (513), al secondo ammezzato locali di servizio (55). Per rendere fruibili gli spazi, l’attuale archivio della «Vetrina» del settore Biblioteche sarà trasferito, previo recupero e riqualificazione, nell’interrato della stessa ala sud, mentre andrà in altra sede il deposito della Fondazione Micheletti che attualmente occupa 4 locali. In condivisione con la Provincia, invece, una sala riunioni e eventi da 70 metri al piano terra, e al primo piano il salone nobile-auditorium da 221 metri oltre a tre sale attigue all’auditorium (154) per complessivi 445 metri quadrati. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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