CENTROSINISTRA

Il Pd sceglie Majorino per la sfida regionale

di Luca Goffi
Nelle prossime ore in assemblea il via libera alla candidatura. Giuseppe Sala rilancia sul dialogo con i pentastellati.
Il Pd sceglie Majorino per la sfida regionale
Il Pd sceglie Majorino per la sfida regionale
Il Pd sceglie Majorino per la sfida regionale
Il Pd sceglie Majorino per la sfida regionale

La comunità dei democratici s’è desta e avrebbe deciso di chiudere alla svelta la partita sul candidato presidente della Lombardia. Alcune voci sfuggite dalla segreteria regionale avrebbero ostentato una certa convinzione nell’ipotizzare la chiusura della trattativa con gli alleati già oggi: la scelta dovrebbe essere caduta sull’eurodeputato Pierfrancesco Majorino. Nella giornata di ieri le interlocuzioni tra il segretario regionale Vinicio Peluffo e gli esponenti della coalizione si sono fatte molto intense, quasi asfissianti. Quando in serata i vertici dem hanno tirato le somme, hanno espresso cauto ottimismo per la chiusura imminente delle trattative. Nonostante le difficoltà, fonti molto vicine al segretario hanno descritto Vinicio Peluffo molto sereno e determinato a concludere la trattativa già nella giornata di oggi. Dunque dovrebbero essere rispettate le 48 ore di tempo che Giuseppe Sala aveva concesso alla coalizione di centro-sinistra per trovare una sintesi sul candidato.

Sala: «Credo che ci sia un dialogo anche con i 5 Stelle»

«Mi pare che i partiti stiano cercando di trovare un nome che sia gradito a questa pur piccola coalizione che è rimasta - ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala -. Credo che ci sia un dialogo anche con i 5 Stelle». Proprio il M5S è sembrato diviso tra le spinte centrifughe dei vertici nazionali e quelle centripete dei rappresentanti locali che da mesi starebbero auspicando una convergenza con il centro-sinistra. Incertezze destinate a durare poco secondo i dem. Infatti, al termine della lunga giornata di ieri è sembrato che Pierfrancesco Majorino (uno dei più dialoganti con i Pentastellati) avesse compiuto un passo in avanti decisivo per diventare il punto di riferimento della coalizione di centro-sinistra. Dunque l’eurodeputato è sembrato sul punto di prevalere sull’innumerevole lista di rivali interni. ella direzione di lunedì erano addirittura sei i nomi del PD: Irene Tinagli, Pierfrancesco Majorino, Pierfrancesco Maran, Fabio Pizzul, Antonio Misiani e Simona Malpezzi. Ma l’unico convinto sostenitore delle primarie per la selezione del presidente è sembrato essere Pierfrancesco Maran. Proprio l’assessore alla casa del comune di Milano ieri ha rivolto un ultimo appello: «Chiunque voglia candidarsi presidente di Regione Lombardia deve passare dal coinvolgimento delle persone». Tuttavia l’ipotesi della consultazione popolare sembra remota. E così, quella pagina Facebook nata pochi giorni fa, «Vogliamo Pierfrancesco Majorino candidato presidente di Regione Lombardia» che al momento raccoglie 170 lombardi, nelle prossime ore è destinata a trasformarsi in qualcosa di diverso e soprattutto a rimpolpare il proprio consenso. •.

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