Piccola al decollo: polo intermodale da 60 milioni

di Mimmo Varone
L’ingresso  della Piccola di via Dalmazia, sul suo futuro si discute da decenni. Il protocollo di intesa firmato nelle scorse ore dà un nuovo impulso
L’ingresso della Piccola di via Dalmazia, sul suo futuro si discute da decenni. Il protocollo di intesa firmato nelle scorse ore dà un nuovo impulso
L’ingresso  della Piccola di via Dalmazia, sul suo futuro si discute da decenni. Il protocollo di intesa firmato nelle scorse ore dà un nuovo impulso
L’ingresso della Piccola di via Dalmazia, sul suo futuro si discute da decenni. Il protocollo di intesa firmato nelle scorse ore dà un nuovo impulso

Se ne parla da quasi trent’anni. Finalmente decolla il terminal intermodale nella vasta area della Piccola di via Dalmazia. A realizzarlo con un investimento da 60 milioni di euro sarà Teralp, la srl controllata da Ferrovie dello Stato (il resto del capitale è svizzero) attraverso la sua Mercitalia spa. E ieri tra Loggia e le due società Fs è stato siglato un protocollo d’intesa che definisce nel dettaglio le opere di mitigazione e compensazione a scomputo degli oneri di urbanizzazione, per un valore di 4,5 milioni di euro. Un primo lotto da 2 milioni rimetterà a nuovo l’intera viabilità di via Orzinuovi e limitrofe, e include la bretella di collegamento tra il centro intermodale e le tangenziali Ovest e Sud per sgravare dal traffico pesante la viabilità cittadina di quel quadrante. Interesserà pure le vie Sondrio, Pietra, Chiesanuova, con una nuova rotatoria su via Rieti-Vergnano-Orzinuovi. Tutto portato in dote dal centro intermodale di Teralp, ormai pronto ad aprire i cantieri sui 110 mila metri quadrati più a ovest della Piccola.

Ma il progetto include anche l’area a destinazione artigianale-logistica sul lato di via Dalmazia, di proprietà Mercitalia, e il protocollo anticipa pure le relative opere a scomputo per altri 2,5 milioni. Queste prevedono tra l’altro la riqualificazione di via Dalmazia con una rotatoria su via Zara, di via Roma tra le vie Fura e Orzinuovi, collegamenti ciclopedonali tra le vie Livorno e Genova e tra questa e via Sorbanella, adeguamento della ciclabile Dalmazia-Corsica-Salgari. E resta inteso che il Comune potrà chiedere a Terapl e Mercitalia una revisione delle opere in funzione del tram Pendolina-Fiera che passerà da quelle parti. Inoltre, le due società cederanno gratis un’area di 30 mila metri quadrati per nuova viabilità e parcheggi, oltre a 10 mila metri destinati a verde di mitigazione ambientale. E a seguito del vincolo di conservazione posto nel 2019 dalla Soprintendenza, un ex magazzino merci della Piccola avrà una nuova destinazione da parte del Comune.

Infine, un accordo è stato trovato pure per salvaguardare l’attività di De Aloe Costruzioni, l’azienda che si occupa di armamento ferroviario all’interno dell’area con un centinaio di dipendenti. Il protocollo d’Intesa è stato siglato ieri in Loggia dal sindaco Emilio Del Bono con gli assessori Federico Manzoni (Mobilità) e Michela Tiboni (Urbanistica), e dall’Ad e direttore generale di Mercitalia Giampiero Strisciuglio. «Il terminal intermodale risolve la vocazione urbanistica di questo spazio di città, produrrà effetti positivi sulle proprietà delle aree dismesse limitrofe come la ex Pietra, porterà nuova economia e alleggerirà il traffico pesante sulle vie Dalmazia/Orzinuovi con il collegamento diretto alle tangenziali», sottolinea il sindaco. Manzoni precisa che il protocollo costituisce il «passo necessario per il rilascio (entro i prossimi 6 mesi) del permesso di costruire convenzionato a Teralp». E aggiunge che sebbene il progetto per la logistica sul lato di via Dalmazia non sia stato ancora depositato, «Mercitalia ha accettato di anticipare gli oneri di urbanizzazione per consentire una gestione organica delle opere». Tiboni, poi, si dice certa degli effetti benefici del terminal sulle degradate aree dismesse limitrofe, e ipotizza per il capannone vincolato dalla Soprintendenza «una vocazione produttiva con operatori collegati alla mobilità su ferro».•.

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