LA DINAMICA

Lago di Garda, lo schianto tra motoscafo e gozzo provoca due morti: la ricostruzione

di Luciano Scarpetta
Indagati due turisti tedeschi che non si sono fermati dopo l'impatto: nella barca il corpo senza vita del 37enne, quello della 25enne sul fondo del lago
Una fase del recupero delle salme  dopo la tragedia nel lago di GardaL’imbarcazione delle vittime  con i segni del violento impatto
Una fase del recupero delle salme dopo la tragedia nel lago di GardaL’imbarcazione delle vittime con i segni del violento impatto
Una fase del recupero delle salme  dopo la tragedia nel lago di GardaL’imbarcazione delle vittime  con i segni del violento impatto
Una fase del recupero delle salme dopo la tragedia nel lago di GardaL’imbarcazione delle vittime con i segni del violento impatto

Umberto Garzarella, 37enne di Salò, e Greta Nedrotti, 25 anni, di Toscolano Maderno: sono le vittime del tragico incidente tra due imbarcazioni nell’area antistante il Golfo di Salò e il porto vecchio di Portese accaduto nella tarda serata di sabato. In seguito alla drammatica collisione, due turisti tedeschi sono stati indagati a piede libero per omicidio colposo e omissione di soccorso: erano a bordo del motoscafo che ha impattato violentemente contro l’altra imbarcazione, un gozzo in legno, senza fermarsi. L’allarme è scattato alle prime luci dell’alba di ieri quando un pescatore ha notato lo scafo alla deriva, danneggiato pesantemente sulla fiancata destra dai segni di un violentissimo urto. A bordo solo il corpo, privo di vita, di Garzarella. Poco dopo l’imbarcazione è stata recuperata e trainata a Salò dai militari della Guardia Costiera nello specchio d’acqua antistante la sede del nucleo gardesano e messa a disposizione per i rilievi eseguiti dalla Scientifica del Comando provinciale dell’Arma. Al termine delle ispezioni, poco prima delle 13, la salma è stata trasportata al reparto di medicina legale del Civile di Brescia. A bordo dell’imbarcazione sono stati trovati anche i documenti della giovane. Di conseguenza, dal mattino fino alle 16,45, ora del ritrovamento, sono state organizzate le ricerche del nucleo sommozzatori dei Volontari del Garda, in collaborazione con la squadra nautica dei Vigili del fuoco di Salò, i sommozzatori dei Vigili del fuoco di Milano (nelle prime ore del mattino anche con il supporto di un elicottero arrivato da Bologna): hanno interessato lo specchio d’acqua antistante il porto di Portese a San Felice del Benaco. Il corpo della 25enne è stato individuato, grazie al sonar dei Volontari del Garda, adagiato sul fondale a circa 98 metri di profondità. Aveva le gambe parzialmente amputate, segno del tremendo impatto con il motoscafo dei due turisti indagati. Poi è stato recuperato dai Volontari del Garda con il supporto del «rov», una sorta di drone subacqueo a controllo remoto. Dopodichè la salma è stata trasferita al reparto di medicina legale del Civile di Brescia. Proprio al largo di Portese, dai primi rilievi, sarebbe avvenuto il tragico scontro tra un Aquarama dei turisti tedeschi e la barca in legno con a bordo i due gardesani. I carabinieri della Compagnia di Salò e la Guardia Costiera, cui sono state affidate le indagini coordinate dal Pm Maria Cristina Bonomo, già in mattinata avevano identificato e interrogato i responsabili - «c’era buio», si sarebbero giustificati - del drammatico scontro mortale. La Procura di Brescia, che ha disposto il sequestro del motoscafo, sta aspettando i risultati delle analisi del sangue effettuate sui tedeschi, per conoscere le loro effettive condizioni al momento dello schianto. La loro posizione potrebbe anche appesantirsi. Nella parte bassa del motoscafo sono state trovate tracce del legno della barca della coppia uccisa. Ieri mattina sul lungolago si era inoltre sparsa la voce del ferimento di uno dei tedeschi in seguito alla collisione con il gozzo in legno che trasportava i due giovani.•.

Suggerimenti