«Sfratti, già al lavoro sui casi più delicati»

Una protesta contro gli sfratti
Una protesta contro gli sfratti
Una protesta contro gli sfratti
Una protesta contro gli sfratti

«Non ci sarà l’esplosione dell’emergenza abitativa a settembre, nonostante lo sblocco del divieto di sfrattare - garantiscono Monica Vavassori e Achille Gasparotti, rispettivamente dirigente e responsabile del Settore casa del Comune – siamo già al lavoro per contenere le situazioni più critiche, nell’ottica della nostra amministrazione che ha sempre concesso con molta cautela l’uso della forza pubblica per l’esecuzione degli sfratti: prima si provano tutte le strade di mediazione». Mediazioni in Prefettura al tavolo dedicato agli sfratti e che affronta le situazioni critiche, che in ogni caso sono attese per settembre, poiché almeno 150 procedure hanno terminato l’iter in tribunale e sono pronte per la possibile esecuzione. Il Comune ha anche a disposizione risorse proprie «che rientrano nell’ordinarietà e non delle misure straordinarie messe in campo in seguito alla pandemia», ricorda l’assessore alla casa Alessandro Cantoni riferendosi alla misura di contenimento sfratti che, aggiunge Vavassori, «dal 30 giugno, data di sblocco degli sfratti, ha già erogato contributi per 55mila euro, che derivano anche dai 280 mila euro che la Regione ha messo a disposizione al Comune». Il meccanismo di sfratto che riguarda la città è articolato e «mai immediato – precisa Gasparotti – si cerca sempre di mediare, dapprima con i proprietari proponendo gli accordi di aiuto finanziario a fronte della sospensione della procedure la disponibilità ad abbassare l’affitto; le linee di intervento sono quattro e sono già state messe in atto con esiti positivi in vari casi. Se proprio non si riesce a pervenire al compromesso, ci si trova ai tavoli prefettizi e in ogni caso gli iter dei tribunali sono complessi». Gli uffici si sono dichiarati già attivi per una «verifica a tappeto della situazione, contattando le circa 100 persone che si sono rivolte a noi per capire la situazione attuale. Inoltre stiamo vagliando le possibili alternative da proporre a chi potrebbe essere sfrattato, quindi le opportunità negli immobili comunali e dii edilizia pubblica. In proposito entro la fine dell’anno ci sarà un nuovo bando per le case popolari e arginare le conseguenze della fine del blocco degli sfratti». Ir.Pa.

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