Sul Garda 39 salvataggi della Guardia Costiera

Il sindaco di Lazise  tra il comandante Ragadale e l’ammiraglio Pellizzari
Il sindaco di Lazise tra il comandante Ragadale e l’ammiraglio Pellizzari
Il sindaco di Lazise  tra il comandante Ragadale e l’ammiraglio Pellizzari
Il sindaco di Lazise tra il comandante Ragadale e l’ammiraglio Pellizzari

Sono numeri per certi versi incredibili quelli che emergono dal primo parziale consuntivo dell’operazione di vigilanza «Lago sicuro» iniziata il 18 giugno scorso da parte del Nucleo della Guardia Costiera di stanza a Salò. Il report di mezza estate è stato presentato ieri mattina nella sala consiliare del Comune di Lazise alla presenza dell’ammiraglio direttore marittimo del Veneto, Piero Pellizzari, e dal comandante del Nucleo della Guardia Costiera del lago di Garda, Antonello Ragadale. Dall’inizio dell’operazione a ieri le attività di salvataggio condotte da personale addestrato con l’impiego di mezzi navali, ammontano a 65: di queste 39 sono state condotte da unità della Guardia Costiera e 26 da altre forze di polizia. Le persone soccorse? 157, mentre i mezzi nautici assistiti sono stati 42. Operazioni rese peraltro possibili non solo alla centrale operativa di Salò, ma anche grazie ai Comuni di Lazise appunto, Garda e Torbole che hanno messo a disposizione spazi per le attività estive della Guardia Costiera. Gli interventi sono in aumento anche a causa degli eventi meteo sempre più improvvisi e violenti. In questi giorni di Ferragosto è stata incrementata la vigilanza per assicurare una maggior presenza del Corpo nelle zone lacuali più frequentate; fondamentale al successo delle attività è come sempre la collaborazione con le altre forze di polizia e con i vigili del fuoco che operano sul lago coordinandosi tra di loro grazie anche al Protocollo operativo siglato nel 2018. Un servizio unico in Italia e attivo 24 ore su 24 per 365 giorni con il coinvolgimento e la collaborazione di tre livelli governativi: i Comuni, le Regioni di Lombardia, Veneto, Trentino e lo Stato. Tra le attività di vigilanza per la sicurezza della navigazione e diporto, si segnalano 210 missioni navali (650 ore di navigazione e 5250 miglia percorse). Il risultato? 1050 controlli ad imbarcazioni e ben 292 le sanzioni per un importo di 57.045 euro. Tra le infrazioni commesse al primo posto ci sono 86 casi di navigazione a motore in zona riservata alla balneazione, 56 quelle invece per evoluzioni pericolose, 51 per il superamento dei limiti di velocità e 55 per violazione nautica da diporto. Tre le sanzioni per mancanza di patente nautica e 41 quelle comminate per ormeggio e navigazione in zone non consentite. In elenco 3 sequestri a natanti e 1 discarica abusiva di pneumatici bonificata sulla sponda bresciana. Per raggiungere gli obiettivi, la Guardia costiera mete ogni giorno a disposizione 30 militari, 7 mezzi, tra motovedette e gommoni veloci e il Rescuerunner, una sorta di moto d’acqua adatta ai bassi fondali.•. L.Sca.

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