Meteo e agricoltura

Troppo caldo: anticipata anche nel Bresciano la raccolta del pomodoro

Scatta la raccolta di pomodoro da salsa in Lombardia in anticipo di circa una settimana rispetto allo scorso anno a causa del grande caldo, con le temperature che in questi giorni sfioreranno punte vicine ai 40 gradi.

Lo rende noto la Coldiretti regionale. Il caldo intenso e le alte temperature – spiega Coldiretti Brescia – stanno facendo maturare molto in fretta il pomodoro anche a Brescia dove in questi giorni inizia la raccolta. “La grave carenza idrica sta comportando diversi problemi – racconta Giacomo Lussignoli imprenditore agricolo di Ghedi e presidente Condifesa Brescia – sotto l’aspetto fitosanitario sviluppa malattie fungine come l’alternaria e insetti come la nottua gialla del pomodoro e il ragnetto rosso e dell’altra preoccupa tantissimo invece il forte anticipo di maturazione sui calendari di raccolta previsti, con il rischio di avere importanti sovra maturazioni in campo con conseguente perdita di quantità e qualità”.

Oltre che con caldo e siccità – precisa Coldiretti Brescia – quest’anno le aziende agricole si trovano a fare i conti con l’esplosione dei costi di produzione sulla scia delle speculazioni internazionali, dagli effetti del conflitto scatenato dai russi e delle tensioni internazionali sulle materie prime. “Il costo energetico legato all’irrigazione e all’utilizzo di mezzi tecnici per una coltura come il pomodoro, che necessita di forti anticipazioni colturali - aggiunge Giacomo Lussignoli - insieme alle grandinate e ai cambiamenti climatici rischia di azzerare la redditività”.

In Lombardia – precisa Coldiretti regionale – il pomodoro è coltivato su circa settemila ettari di terreni, di cui circa 500 in provincia di Brescia. Quello del pomodoro è un comparto che in Italia – sottolinea Coldiretti – mette in moto una filiera di eccellenza del Made in Italy che coinvolge 6.500 imprese agricole, circa 90 imprese di trasformazione e impiega 10.000 addetti, per un fatturato di 3,7 miliardi di euro di cui più della metà realizzato grazie alle esportazioni all’estero in crescita del 5% nei primi quattro mesi del 2022 nonostante la guerra in Ucraina.

L’Italia – conclude Coldiretti - rappresenta il 15% della produzione mondiale, è il primo produttore europeo di pomodoro davanti a Spagna e Portogallo e il secondo a livello globale subito dopo la California.

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